«Non è possibile che la più grande infrastruttura ferroviaria della regione, come la stazione centrale di Pescara, si presenti nelle ore serali come un deserto». E’ la denuncia del responsabile regionale di CNA Turismo Abruzzo, Gabriele Marchese, che dà voce alla preoccupazione degli operatori del settore alla luce delle tante segnalazioni arrivate alle associazioni di categoria: «Nel pieno delle festività pasquali – dice – non è concepibile che la più grande stazione ferroviaria d’Abruzzo si presenti così. Non dico alle tre del mattino, ma già alle 22 o anche prima. E tutto mentre treni veloci a lunga percorrenza sbarcano a Pescara migliaia di passeggeri, con l’atrio della stazione di un vuoto desolante in quegli orari: biglietteria chiusa, ufficio informazioni compreso, le poche attività commerciali ancora sopravvissute come bar, tabaccheria, edicole, chiuse anche loro. E chiusi perfino i bagni a pagamento».
Marchese conclude con un appello alle principali istituzioni locali, Regione in testa: «Mentre meritoriamente torniamo a proporre il prodotto Abruzzo sui grandi scenari, come di recente accaduto alla Bit di Milano, e mentre si procede alla unificazione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore per dar vita a quello che diverrà il terzo centro abitato di tutta l’area adriatica, non è possibile presentarsi in queste condizioni. Occorre incontrare i vertici di Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce le stazioni, ed a cui circa un anno e mezzo fa già ponemmo già con forza, ma invano, il problema in generale delle stazioni abruzzesi; e di un potenziamento dei collegamenti che ruotano attorno all’hub di Pescara, per porre con forza il problema del rilancio di Pescara Centrale. Soprattutto ora che il calendario propone una serie di ponti per le festività e con la stagione estiva ormai alle porte».