Monitoraggio Gimbe, in 7 giorni -11,4% decessi per covid-19 e -6,5% di nuovi casi

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 6-12 aprile 2022, rispetto alla precedente, una diminuzione dei nuovi casi (438.751 vs 469.479, pari a -6,5%) e dei decessi (929 vs 1.049, pari a -11,4%, di cui 61 riferiti a periodi precedenti). In calo anche i casi attualmente positivi (1.228.745 vs 1.274.388, -45.643, pari a -3,6%), le persone in isolamento domiciliare (1.218.075 vs 1.263.671, -45.596, pari a -3,6%), i ricoveri con sintomi (10.207 vs 10.246, -39, pari a -0,4%) e le terapie intensive (463 vs 471, -8, pari a -1,7%). ‘Per la seconda settimana consecutiva- dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta- si rileva una lieve riduzione dei nuovi casi settimanali (-6,5%), che si attestano a quota 438mila con una media mobile a 7 giorni che scende intorno ai 62mila casi: numeri condizionati da situazioni regionali e locali molto eterogenee’. Infatti, nella settimana 6-12 aprile dal monitoraggio si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 6 regioni (dal +2,9% dell’Emilia-Romagna al +27,4% della Valle d’Aosta) e una riduzione in 15 (dal -0,8% della Lombardia al -20,1% della Basilicata). Rispetto alla settimana precedente, in 30 province si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, in 75 una riduzione e 2 rimangono stabili. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 94 province, di cui 7 con oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti: Avellino (1.153), Teramo (1.108), Ascoli Piceno (1.108), Chieti (1.052), Bari (1.028), Massa Carrara (1.012) e Catanzaro (1.002). Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-7,8%): da 3.167.782 della settimana tra il 30 marzo 2022 e il 5 aprile a 2.919.794 della settimana 6-12 aprile. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 7,6% (-190.408) mentre quelli molecolari dell’8,8% (-57.580). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività rimane sostanzialmente stabile dal 13,6% al 13,3% per i tamponi molecolari e ferma al 15,5% per gli antigenici rapidi. ‘Sul fronte degli ospedali- afferma il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti- il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid rimane sostanzialmente stabile sia in terapia intensiva (-1,7%) che in area medica (-0,4%)’. In particolare, in area critica dopo una lieve risalita all’inizio del mese, al 12 aprile si registrano 463 posti letto occupati; in area medica, invece, dopo aver toccato il minimo di 8.234 il 12 marzo, i posti letto Covid sono risaliti per stabilizzarsi a quota 10.207 il 12 aprile. Al 12 aprile il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid non varia sostanzialmente rispetto alla settimana precedente: 15,7% in area medica e 4,9% in area critica. Sono 13 le regioni che superano la soglia del 15% in area medica, con l’Umbria che raggiunge il 40,8%; la Sardegna supera la soglia del 10% in terapia intensiva.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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