La Procura della Repubblica dell’Aquila sta indagando sull’iter e la scelta della nomina di Mauro Mattioli alla direzione generale dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, vicenda che vede tra gli indagati il governatore abruzzese, Luciano D’Alfonso. Secondo l’accusa sui requisiti in possesso dell’ex rettore dell’Universita’ di Teramo non ci sarebbe stata univocita’ di giudizio nei passaggi burocratici e di merito che hanno portato alla nomina. Si tratta di un’inchiesta che si compone di due fascicoli innescati da due denunce, una delle quali presentata dal rappresentante del ministero della Salute: un fascicolo e’ coordinato dal sostituto procuratore Fabio Picuti, l’altro ha visto fino a poche settimane fa come titolare il pm Antonietta Picardi, ora trasferita presso la Procura della Cassazione. Il primo, secondo quanto si e’ appreso, e’ avviato verso l’ archiviazione, nel secondo, che il procuratore capo, Renzo, deve assegnare ad un altro pm, ci sono otto indagati con la ipotesi di reato di abuso d’ufficio e falso. Oltre a D’Alfonso, sono sotto inchiesta Irene Ciabbini, il presidente dell’Izts Manola Di Pasquale, l’ex dirigente dello staff di D’Alfonso, Ernesto Grippo (sentito dal magistrato) l’attuale direttore generale della Regione, Vincenzo Rivera, l’ex dirigente della segreteria del governatore, Claudio Ruffini, e infine il dirigente dell’ avvocatura regionale Stefania Valeri. Agli indagati e’ stata notificata la richiesta di proroga delle indagini, a breve dovrebbe esserci l’avviso di conclusione.
Controllate anche
Guida sotto l’effetto di cocaina, ex parroco rischia il processo
Il sostituto procuratore del Tribunale di Sulmona, Edoardo Mariotti, ha emesso un avviso di conclusione …