Cronaca

Tavolo disabilità, le associazioni presentano le loro proposte a Montesilvano

Prosegue l’attività di concertazione con le associazioni attive sul territorio a supporto di persone con disabilità per la modifica e l’aggiornamento del regolamento comunale degli interventi e dei servizi sociali, che risale al 2003.

Nel corso dell’ultima riunione del tavolo della disabilità, uno dei forum tematici attivati dall’Amministrazione Comunale di Montesilvano, i rappresentanti delle associazioni hanno presentato osservazioni e modifiche al regolamento. «Si tratta - afferma il sindaco Francesco Maragno - di proposte molto operative e pratiche proprio perché elaborate da chi vive quotidianamente la condizione della disabilità. Abbiamo recepito tali suggerimenti perché qualificati, affini al regolamento predisposto dall’Amministrazione e di grande valore poiché provenienti da cittadini attivi che si stanno dando da fare per migliorare i servizi in favore di questa fascia della nostra popolazione».

Il regolamento così come modificato grazie all’apporto delle associazioni approderà sul tavolo della Commissione Sanità per il suo esame e infine in Consiglio Comunale per l’approvazione.

Tra le principali novità introdotte proprio nell’ambito delle riunioni del tavolo della disabilità, la prosecuzione della concertazione con le associazioni in merito alle attività sul piano socio - sanitario. «Quanto emerso nel corso di questi incontri - dice ancora il sindaco - è l’apprezzamento da parte di queste associazioni dello strumento del forum e la necessità di proseguire in questo percorso di collaborazione e di comunicazione continua, tempestiva ed efficace con le associazioni al fine di raggiungere in maniera capillare tutto il complesso mondo della disabilità».

Nel corso della riunione le associazioni hanno presentato anche ulteriori osservazioni che dovranno essere inserite nell’ambito di un protocollo di intesa che dovrà essere sottoscritto tra Comune e Asl e per il quale verrà convocata una conferenza di servizi.

 

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Primo campionamento dell’acqua di mare dell’Arta a Pescara, dati positivi

 

 Dati positivi sulla balneabilita' a Pescara emergono dai risultati del primo campionamento sulle acque del mare e del fiume svolte dall'Arta. "La tornata di campionamento eseguita lunedi' 13 marzo sui punti relativi alla balneazione di Via Balilla, Teatro D'Annunzio e Fosso Vallelunga ci consegnano valori di conformita' per gli ultimi due punti mentre rimane una criticita' per il punto di prelievo di Via Balilla" dice l'assessore comunale e vice sindaco Enzo Del Vecchio. "Il metodo di lavoro e' condiviso con l'Arta Abruzzo che si fara' carico di svolgere tornate di campionamento ogni lunedi' e fino a meta' mese di aprile. La strategia e' quella di monitorare i punti di campionamento a nord ed a sud del fiume Pescara (Via Balilla e Teatro D'Annunzio) ed a ridosso del Fosso Vallelunga. Una lettura attenta di questi dati evidenzia la positivita' degli stessi ai fini della balneazione, in linea con gli ultimi dati elaborati nel corso della seconda parte della stagione balneare 2016, ma segnano anche il rinnovarsi della criticita' sul punto di Via Balilla che, evidentemente, sconta la presenza della diga foranea e delle correnti di ritorno che si generano dalla stessa rispetto al deflusso delle acque del fiume".

"I valori dell'Escherichia coli lungo l'asta fluviale sono indicatori di un malessere che, seppur affrontato con decisione negli ultimi due anni - spiega l'assessore -, attraverso la captazione di tutti gli scarichi golenali e la chiusura di quelli abusivi, ha bisogno di un supplemento di indagini e controlli. In questo scenario non dimentichiamo l'interesse e le azioni poste in essere dalla Regione Abruzzo attraverso il finanziamento delle opere di disinquinamento del fiume e del potenziamento degli impianti di depurazione di tutti i Comuni che gravitano lungo il fiume Pescara", conclude Del Vecchio.

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Chieti, decreto di citazione a giudizio per il dg dell’Universita’ d’Annunzio

Decreto di citazione a giudizio del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Marika Ponziani nei confronti di Filippo Del Vecchio, direttore generale dell'Universita' d'Annunzio di Chieti-Pescara che dal 13 marzo scorso, con il rettore Carmine Di Ilio, e' interdetto dal suo incarico per sei mesi con un provvedimento emesso nell'ambito di un'inchiesta per abuso d'ufficio. Del Vecchio deve rispondere di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e diffamazione.

Secondo l'accusa, Del Vecchio, al fine di riprendere la diretta gestione e comunque il diretto utilizzo del Palacus 1, che si trova un via dei Vestini, dove ha sede anche il campus universitario di Chieti, impianto sportivo che e' di proprieta' dell'ateneo e che all'epoca dei fatti veniva gestito dal Cus in virtu' di pregresse convenzioni, pur potendo ricorrere al giudice, "si faceva ragione da se', facendo apporre catene e lucchetti alle porte antincendio, antipanico e alle uscite di sicurezza dell'impianto sportivo e successivamente facendo sostituire le serrature delle principali porte d'accesso".

I fatti risalgono al 12 e al 15 giugno del 2015. L'accusa di diffamazione, invece, gli viene contestata nei confronti del presidente del Cus, il centro universitario sportivo, Mario Di Marco. Del Vecchio dovra' comparire in Tribunale il prossimo 17 maggio.

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Allarme per una crepa sul ponte sul fiume Treste

Dopo un sopralluogo effettuato a seguito di un esposto di cittadini il Comitato pro Trignina segnala che si sta allargando una crepa sul muro di sostegno del ponte sul fiume Treste lungo la ex statale 86, snodo per i collegamenti tra i Comuni di Gissi, Carunchio, Liscia, Roccaspinalveti, Fraine e buona parte dell'Alto Vastese. "Ricordiamo che gia' quattro mesi fa - si legge in una nota del Comitato - siamo intervenuti sulla mancanza di sostegno al pilone centrale del ponte avendo l'acqua eroso il basamento del pilone stesso. Come verificato anche dagli uffici tecnici e di sorveglianza stradale provinciali, i piloni sono scoperti e l'acqua ha scavato sotto, cio' puo' provocare un rischio di crollo reale"

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Orti Urbani, via alle domande per l’assegnazione a Montesilvano

«Un bellissimo progetto che renderà i cittadini parte attiva al servizio della collettività e al tempo stesso migliorerà il decoro urbano di Montesilvano». Così il consigliere Carlandrea Falcone annuncia l’emanazione dell’avviso pubblico per l’assegnazione dei primi orti urbani che sorgeranno nel comune di Montesilvano.

«Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale del regolamento e l’individuazione dell’area sulla quale verranno creati i primi orti  -  spiega Falcone – è ora il momento di individuare chi se ne dovrà occupare. Il bando è aperto a tutti i cittadini italiani maggiorenni che risiedano in città da almeno un anno e che non svolgano attività lavorativa. Questo progetto infatti rappresenta un’opportunità ad anziani o a chi ne ha bisogno di rendersi utili per il bene comune».

L’avviso riguarda 32 appezzamenti di terreno di 60 metri quadri ciascuno siti in via Don. Possono presentare la domanda i cittadini italiani maggiorenni con residenza a Montesilvano da almeno un anno, che siano disoccupati, inoccupati, lavoratori in cassa integrazione, lavoratori in mobilità, pensionati; che non svolgano attività di coltivazione su fondi appartenenti anche a familiari o a terzi; di non avere in uso né a titolo gratuito né oneroso altri appezzamenti di terreno coltivabile pubblico o privato posti nel territorio del Comune; e di non avere altri membri che abbiano presentato la stessa istanza.

Le richieste verranno poi valutate da una Commissione che procederà a stilare una graduatoria, assegnando un punteggio relativo al reddito ISEE, all’età anagrafica e alla composizione del nucleo familiare. In caso di parità l’assegnazione dell’orto, che avrà una durata di 3 anni, verrà concessa al richiedente più anziano.

«Questo progetto ha un elevatissimo valore sociale, di aggregazione e di stimolo del senso di appartenenza ad una comunità. A ciò si aggiunge anche la possibilità per le famiglie di vivere dei prodotti dell’orto e quindi di ridurre il loro bisogno di acquisto. Per le persone più anziane, inoltre -  conclude Falcone -  rappresenta un’occasione di riattivarsi fisicamente e mentalmente e condividere con altre persone un progetto che matura giorno dopo giorno».

Le domande vanno presentate, compilando i 3 moduli necessari, scaricabili dal sito istituzionale o ritirabili presso l’ufficio tecnico comunale, e allegando i documenti richiesti, entro le 12 del 18 aprile. Le istanze dovranno essere avanzate in forma cartacea all’ufficio protocollo o via Pec all’indirizzo protocollo@comunemontesilvano.legalmail.it.

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Knockout game a Pescara, Squadra Mobile arresta due giovani

La Squadra Mobile di Pescara ha arrestato due giovani di 20 e 27 anni con l'accusa di lesioni gravissime per il knockout game, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale Elio Bongrazio, su richiesta del Pm Barbara Del Bono. I due, identificati in base a filmati dei sistemi di videosorveglianza e a testimonianze, sarebbero autori di violente aggressioni avvenute nei giorni 11 e 19 febbraio scorsi nei pressi dei locali del centro storico di Pescara. Due i ragazzi rimasti gravemente feriti dopo essere stati raggiunti da pugni al volto. Il Gip ha disposto i domiciliari per uno dei due arrestati coinvolto in entrambi gli episodi; per l'altro, indagato anche per minaccia aggravata dall'uso di un coltello in un solo episodio, la custodia cautelare in carcere.

"Sono state aggressioni improvvise, immotivate e condotte da piu' persone in maniera proditoria, con colpi sferrati all'improvviso, senza che le vittime potessero difendersi, con conseguenze gravi per i due malcapitati. Ragazzi colpiti con calci e pugni. Testimoni ci hanno poi riferito che i due aggressori, una volta conclusa l'aggressione, si erano complimentati fra loro". Lo ha detto in conferenza stampa il primo dirigente della Squadra Mobile della Questura di Pescara, Pierfrancesco Muriana, illustrando l'operazione che ha portato all'arresto dei due giovani. Sono finiti ai domiciliari il ventenne F.P., in carcere A.T, 27 anni, entrambi pescaresi. In corso l'identificazione di altri giovani del 'branco', alcuni dei quali praticherebbero boxe a livello dilettantistico. "Abbiamo in corso da tempo - ha spiegato Muriana - servizi di carattere preventivo interforze che stiamo ripetendo spesso anche nei fine settimana, vogliamo prevenire questo fenomeno criminale e garantire una tranquilla movida ai tanti giovani che affollano queste zone. Rivolgiamo agli esercenti di continuare a collaborare cosi' come fatto in passato per denunciare episodi di violenza".

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Hotel Rigopiano, il Comune di Loreto apre un conto corrente per i parenti delle vittime

Il Comune di Loreto Aprutino ha istituito un conto corrente in favore degli orfani della tragedia di Rigopiano. Sono trascorsi due mesi dal giorno in cui una valanga travolse l'hotel nell'omonima localita' di Farindola: undici i superstiti, 29 le vittime tra le quali quattro cittadini di Loreto, Nadia Acconciamessa e il marito Sebastiano Di Carlo, Piero Di Pietro e la moglie Barbara Nobilio. La Giunta comunale di Loreto ha aperto un conto corrente presso la locale filiale della Banca Popolare di Bari su cui far confluire donazioni in favore dei cinque figli delle due coppie. I fondi saranno minutamente rendicontati secondo i principi della massima trasparenza amministrativa ed erogati in misura uguale fra tutti i cinque ragazzi. "Ascoltando le istanze dei nostri concittadini -spiega il sindaco Gabriele Starinieri- abbiamo voluto aprire questo conto, un piccolo segno di vicinanza. Ringrazio sin d'ora coloro che vorranno aderire".

Parla uno dei superstiti

Giampaolo Matrone, uno dei superstiti della tragedia del 18 gennaio, sotto a quella valanga due mesi fa ha perso la moglie, Valentina Cicioni, una delle 29 vittime. Ora chiede giustizia, anche e soprattutto per la figlia di 5 anni rimasta senza mamma. Ieri sera, in collegamento dall'ospedale Gemelli di Roma, dove e' ancora ricoverato dopo aver subito cinque interventi chirurgici per salvare un braccio e una gamba, Matrone ha ricordato il dramma intervenendo alla trasmissione di Retequattro "Quarto Grado". In studio era ospite Romolo Reboa, l'avvocato che difende lui e altre cinque famiglie coinvolte nella vicenda. "Appena successo non sapevo fosse una slavina - ha raccontato Matrone - Ho provato a chiamare Valentina, ma credevo fosse lontana da me perche' ho fatto un volo di 15/20 metri. Ho provato a chiamare, ma non rispondeva nessuno". "Ho sentito che erano arrivati i soccorritori quando gia' erano andati a salvare gli altri ragazzi. Ho cominciato a sentire qualche voce: ho detto il mio nome, poi sono arrivati molto dopo. Volevo ringraziare il mio angelo custode, Rubino del Soccorso Alpino. E un altro ragazzo, Davide, che purtroppo non c'e' piu': e' quello che ha avuto l'incidente con l'elicottero qualche giorno dopo". "Vorrei conoscere di persona chi ha preso sotto gamba la situazione, quelli che hanno lasciato correre - ha detto Matrone in tv quando sono state mandate in onda le telefonate di allarme - Vorrei far vivere loro qualche istante che abbiamo vissuto noi, gia' da quella mattina con il terremoto. Siamo andati per un giorno di riposo dopo un anno di lavoro. Ecco come mi ritrovo. Ora voglio giustizia. Parlo della mia situazione e anche di quella di tutti gli altri parenti che hanno perso qualcuno. Pero' penso alla mia situazione, a quella di Valentina e a quella della nostra piccola che ho da crescere"

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Due coniugi investiti in centro a Pescara

Due coniugi di 66 e 70 anni sono rimasti feriti a Pescara dopo essere stati investiti da un'auto in via Regina Elena, all'angolo con via De Amicis, in pieno centro cittadino. Subito soccorsi, marito e moglie sono stati prima medicati sul posto, poi trasferiti in ospedale con ambulanze del 118 e della Croce Rossa. Le loro condizioni non sarebbero gravi. Sulla dinamica dell'incidente, avvenuto intorno alle 12:30, indagano gli agenti della Polizia Municipale

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Hotel Rigopiano, fiaccolata in omaggio alle vittime

Fiaccolata questo pomeriggio a Rigopiano di Farindola per ricordare e rendere omaggio, a due mesi dalla tragedia, alle 29 vittime della valanga che il 18 gennaio scorso ha travolto l'Hotel Rigopiano, dove si trovavano quaranta persone, fra clienti e dipendenti. Quasi 1500 persone, sindaci e amministratori dei centri colpiti dai lutti insieme ai parenti degli scomparsi, hanno percorso a piedi due chilometri e mezzo fino a giungere a ridosso dei resti dell'albergo crollato e dalle cui macerie furono anche estratte vive dai soccorritori 11 persone. "Siamo qui - ha spiegato il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta - a pregare per le vittime e per essere al fianco dei loro parenti. Quella Vestina e' una comunita' sotto shock ma dobbiamo lavorare per andare avanti e per fare ripartire questa terra; lo facciamo con la condivisione del dolore e stando vicini a chi ha perduto un suo caro".

A Rigopiano di Farindola oggi, anche il vescovo della diocesi Pescara-Penne Monsignor Tommaso Valentinetti: "Ho accolto con grande favore l'invito per stare con i parenti delle vittime e al fianco di questa comunita'. Mi sembrava doveroso essere oggi qui per vivere un momento di fede e speranza, per rimettersi nelle mani di Dio, per chiedere forza e coraggio sapendo che, purtroppo, la natura ha le sue leggi. Dobbiamo avere la forza di avere una fede capace di superare le prove e la morte e' la prova suprema e piu' difficile che l'uomo deve affrontare". Tra i parenti delle vittime, con sindaci e amministratori dei centri colpiti dal lutto, c'era anche Massimiliano Giancaterino, ex sindaco di Farindola, e fratello di Alessandro, cameriere dell'albergo: "A due mesi da quello che e' accaduto il dolore e' ancora grande. La realta' - ha detto - e' che 29 persone sono scomparse in quel posto. Persone che avevano fatto sacrifici e facevano sacrifici quotidiani per lavorare con impegno e generosita'. Quello che e' accaduto a Rigopiano credo che, anche per il numero delle vittime, puo' essere paragonato alla tragedia della Costa Concordia". Piange il papa' di Marinella Colangeli, la 30enne farindolese, responsabile della struttura benessere dell'albergo: "Nel nostro dolore siamo amareggiati perche' siamo stati abbandonati da tutti. Vogliamo che venga fatta giustizia perche' bastava poco per salvare queste 29 persone. Bastava una turbina per liberare la strada. Loro erano pronti per partire e invece nulla". Tra gli organizzatori della fiaccolata c'e' Gianluca Tanda, fratello di Marco, il pilota 25enne della Ryanair originario di Gagliole morto nel crollo dell'albergo con la fidanzata Jessica Tinari, di Lanciano.

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Agguato al direttore della motorizzazione, l’arrestato si avvale della facoltà di non rispondere

Si e' avvalso della facolta' di non rispondere Doriano Mancinelli, il 36enne di Silvi  comparso oggi davanti al gip del Tribunale di Roma per l'interrogatorio di garanzia che si e' svolto per rogatoria, nel carcere di Rebibbia dopo l'arresto a Londra, qualche giorno fa, nell'inchiesta sull'agguato, del giugno scorso, al direttore della Motorizzazione civile di Chieti, Nino Mario Presutti. Nei prossimi giorni l'uomo, accusato di tentato omicidio, sara' probabilmente trasferito nel carcere Castrogno di Teramo. L'agguato a Presutti risale alla mattina dell'8 giugno dello scorso anno ed avvenne a Silvi, dove risiede, poco dopo essere uscito di casa per andare a lavoro. La portiera dell'auto sulla quale viaggiava fu raggiunta da un proiettile esploso da un uomo a bordo di una moto che la Procura di Teramo ritiene fosse Mancinelli. L'arresto di Mancinelli, dopo lunghe indagini, e' stato chiesto dal pm Greta Aloisi.

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