I Carabinieri di Spoltore hanno interrotto ieri sera una festa e hanno denunciato sei persone. Hanno violato le misure introdotte per rallentare la diffusione del Covid-19 e adesso rischiano tutti l'arresto fino a tre mesi o l'ammenda fino a 206 euro. Ma se tra i denunciati dovessero venir fuori casi di positivita' al virus e notizia di aver causato ulteriori contagi, le conseguenze potrebbero essere ancora piu' gravi. Sul territorio di Spoltore sono 20 le persone denunciate finora, anche se non sempre i controlli si sono conclusi con la segnalazione all'autorita' giudiziaria. Ma in diversi casi, non si e' chiuso un'occhio neppure in favore di chi passeggiava con il cane.
Leggi Tutto »Coronavirus, l’ateneo d’Annunzio paga il rientro per il rientro degli studenti Erasmus
L'universita' 'G. d'Annunzio' di Chieti-Pescara, prima in Italia, ha deciso di sostenere, con un contributo economico straordinario, studenti e dottorandi che si trovano all'estero e intendano tornare a casa: l'ateneo si fara' carico del costo dei biglietti di ritorno e di eventuali spese legate al disagio dell'emergenza. "A tutti gli studenti interessati - recita una nota - sono state inviate le disposizioni del caso insieme alla modulistica per poter accedere al contributo che va richiesto entro il prossimo 24 marzo. Gli uffici competenti, sia quelli dei servizi generali sia quelli del 'Settore Erasmus/International Partnership and Cooperation Office', sono a disposizione di quanti avessero necessita' di chiarimenti, trattandosi di un provvedimento assolutamente straordinario rispetto a quelli che ordinariamente sostengono la mobilita' studentesca a livello internazionale". Nell'ambito delle iniziative legate all'emergenza Covid 19 la 'd'Annunzio' aveva gia' attivato servizi per la teledidattica garantendo le lezioni a distanza.
Leggi Tutto »Coronavirus, Ruzzo Reti monitora sorgenti e serbatoi
La Ruzzo Reti, societa' acquedottistica che gestisce il servizio idrico integrato per 39 dei 40 comuni dell'Ente d'ambito Teramano, ha effettuato un'attenta analisi mediante monitoraggio delle portate delle sorgenti e dei serbatoi di accumulo. "Da due anni non nevica e le stagioni sono sempre piu' secche. In questo periodo dell'anno - si legge in una nota - diminuisce sempre l'approvvigionamento idrico e ora l'emergenza Covid-19, con conseguente permanenza in casa dell'intera popolazione e una piu' attenta igiene di ogni cittadino, sono concause di una diminuzione della portata dell'acqua, come avvenuto in tutte le altre zone d'Abruzzo. Per garantire l'efficienza e la continuita' dei servizi erogati, Ruzzo Reti ha deciso di adottare alcune misure, tra le quali il potenziamento del monitoraggio di siti e impianti aziendali (sorgenti, partitori, serbatoi). Saranno chiusi i fontanini pubblici nelle zone periferiche perche' difficilmente controllabili. Ruzzo Reti intanto ricorda le buone prassi per un corretto uso dell'acqua, tra le quali non annaffiare orti e giardini con acqua potabile; evitare di lavare la macchina, preferire la doccia alla vasca da bagno.
Leggi Tutto »Emergenza Coronavirus, Di Benedetto: agire con immediatezza su interventi a tutela della salute ed economia
"La crescita ancora non lineare dei contagi da COVID-19, unita agli ultimi casi che vedono coinvolte persone che prestano la loro attività lavorativa nel settore sanitario, impone, senza ulteriore indugio, di effettuare i tamponi ai medici e al personale infermieristico e ausiliario venuti in contatto con soggetti affetti dal virus, anche se asintomatici. Bisognerebbe valutare anche l'opportunità di uno screening cadenzato su indicazione degli infettivologi". Lo afferma il Consigliere Regionale Americo Di Benedetto.
"Ben si comprende quanto sia importante la tutela della salute di chi ci cura, come l’indispensabile protezione degli ambienti dove tale cura viene prestata, ormai in condizioni e tempi di lavoro al limite della sostenibiltà. Va, altresì, immediatamente considerato, con la dovuta attenzione e per tutte le casistiche che necessitano di diagnosi, l’utilizzo del test rapido.
Quanto alle difficoltà economiche e finanziarie conseguenti alla chiusura delle attività imprenditoriali, la Regione Abruzzo, con l’urgenza del caso, deve convocare il Comitato d’Intervento per le Crisi Aziendali e di Settore (C.I.C.A.S.) al fine di avviare le procedure per l’erogazione della Cassa integrazione in deroga, di cui all’art. 22 del D.L. 18/2020 nel cui corpo è espressamente previsto che la concessione dei trattamenti sia attuata con Decreto delle Regioni.
Pertanto risulta non più procrastinabile la predisposizione di una piattaforma per la richiesta di accesso a tali ammortizzatori sociali e la costituzione di una commissione di valutazione delle domande. Tutto questo al fine di essere pronti, nel più breve tempo possibile, all’invio delle liste dei beneficiari all’INPS, che provvederà, poi, all’erogazione delle predette prestazioni.
In attesa del riparto dei fondi, che avverrà con decreto del ministro del Lavoro di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, e della circolare esplicativa dell'INPS, sarebbe comunque auspicabile concedere le prestazioni di Cassa anche prima dei decreti citati, cosa questa percorribile fino a concorrenza delle somme residue delle precedenti stagioni di ammortizzatori sociali in deroga che, in Regione Abruzzo, dovrebbero essere di circa 2 milioni di euro.
Per tutti gli ammortizzatori sociali, in deroga e non, si potrebbe provare a trovare l’accordo anticipatorio con gli istituti di credito al fine di accelerare i tempi di trasferimento delle indennità ai lavoratori, cosa questa già testata in occasione del sisma del 2009.
Relativamente al progetto di legge regionale recante “misure straordinarie ed urgenti per l'economia e l'occupazione” (grazie al quale (sic!) si potrà correggere in Consiglio regionale la legge di stabilità, di recente impugnata dal Governo nazionale) è necessario rilevare che il contenuto dello stesso non fa altro che ribadire quanto si sta predisponendo a livello europeo, attraverso la proposta di modifica del regolamento (UE), con specifico riferimento alla possibilità di riutilizzo dei Fondi Strutturali e di Investimento europei (SIE) per sostenere il finanziamento del capitale circolante delle PMI al fine di rispondere in modo efficace alla crisi.
Meglio sarebbe predisporre un disegno di legge quadro sulle modalità di utilizzo di tali fondi a favore delle micro, piccole e medio imprese (fermo restando la deroga possibile agli aiuti di Stato se riferiti all’art 50 Reg. 651/2014 – regimi di aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati da determinate calamità naturali – e la proposta di aumento del regime “de minimis” a 500.000,00 euro - temporary framework) e prendersi il tempo giusto per una legge quadro così composta che avrebbe la possibilità di migliorare la negoziazione programmatica con l’Unione europea e la celerità nell’elargizione delle disponibilità finanziarie alle imprese.
Attenzione particolare andrebbe dedicata all'attenuazione dell'impatto che la crisi causata dal Coronavirus avrà sull'occupazione. Tale iniziativa dovrebbe mirare a sostenere coloro che lavorano e a proteggere coloro che invece hanno perso, o perderanno, il lavoro rafforzando in tal modo la dimensione sociale della nostra Regione. Preservare i posti di lavoro e riassicurare la disoccupazione. Altra cosa importante sarebbe la previsione normativa di un Voucher di accesso alle procedure di Sovraindebitamento ex L. 3/2012 per le micro partite IVA (lavoro autonomo e professionisti), già in difficoltà prima del Coronavirus ed oggi allo stremo delle forze, con l'opzione, nel caso di impercorribilità dell'esdebitazione del titolare dell'impresa, di favorire la liberatoria dei suoi garanti fideiussori presso il sistema creditizio. Per l’area cratere 2009 (fuori dal progetto di legge di cui sopra e, evidentemente, non in maniera compensativa) ci si dovrebbe adoperare per programmare, senza ritardo alcuno, i rimanenti 73 milioni di euro dei fondi Restart e finalizzarli al supporto economico delle imprese. Provare, inoltre, in maniera emendativa a valere sul reliquato miliardo e trecento milioni di euro allocato per la ricostruzione, a stanziare almeno ulteriori cinquanta milioni di euro sempre a favore dell’imprenditoria del cratere e, non per ultimo, sbloccare i 10 milioni di euro (sempre da programma Restart) ai consorzi fidi per le garanzie di accesso al credito per motivi diversi dagli investimenti (anticipo su fatture della ricostruzione e relativi subappalti, aperture di credito e consolidamento dei debiti a breve termine). Quando riusciremo a “riveder le stelle” nulla sarà più come quello che abbiamo lasciato. Conteremo i danni alle persone e all’economia. Adesso è il momento per limitarli. Bisogna agire con immediatezza - conclude Di Benedetto - in quanto il tempo, negli interventi a tutela della salute delle persone e a tutela dell’economia, non solo ha un grande valore ma è anche “una forma soggettiva della sensibilità”.
Coronavirus, pazienti in miglioramento spostati da Pescara a Chieti
L'ospedale di Pescara e' di nuovo in grado di ricoverare i pazienti affetti da Covid-19. Una decina di casi in capo alla Asl del capoluogo adriatico, infatti, sono stati trasferiti a Chieti. Alcuni pazienti le cui condizioni sono migliorate, inoltre, sono stati dimessi. Il presidio sanitario pescarese, da stamani, ha nuovamente posti letto disponibili. Ieri l'ospedale aveva chiesto alla Regione lo stop temporaneo ai ricoveri da Covid-19, perche' i numeri erano ingestibili, considerato che oltre il 60% dei casi abruzzesi fa riferimento alla Asl di Pescara. Si sta lavorando per destinare ai pazienti colpiti dal coronavirus anche l'ex Medicina Est. L'obiettivo e' di arrivare a 150-170 posti letto, cosi' da poter garantire, in base al personale disponibile, assistenza adeguata ai pazienti. La situazione resta comunque delicata: solo oggi sono state intubate altre due persone. Proprio per questo si sta lavorando su una recettivita' che sia commisurata al personale e alla capacita' di assistere adeguatamente i pazienti
Leggi Tutto »Acqua, a Chieti sprechi record con perdite al 74,7%
In un comune su tre si registrano perdite totali dell'acqua immessa in rete superiori al 45%. Le condizioni di massima criticità, con valori superiori al 65%, sono state registrate a Chieti (74,7%), Frosinone (73,8%), Latina (69,7%) e Rieti (67,8%). Lo rileva l'Istat nel rapporto pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, relativo agli anni 2018-2019. Una situazione infrastrutturale decisamente favorevole, con perdite idriche totali inferiori al 25%, si è registrata invece in circa un comune su cinque, con i valori più bassi, inferiori al 15%, a Biella (9,7%), Pavia (13,5%), Mantova (14,2%), Milano (14,3%), Monza (14,5%), Pordenone (14,5%), Macerata (14,8%).
A livello comunale, in alcuni casi si registra un sensibile peggioramento della performance del servizio (in controtendenza rispetto al dato complessivo che vede una contrazione delle dispersioni di rete ) con un aumento, anche considerevole, delle perdite totali, derivante dall'aggravarsi di situazioni storicamente compromesse (come, ad esempio, a Frosinone), da situazioni emergenziali verificatasi nel 2018 (è il caso di Venezia), ma anche da una diffusa più corretta registrazione dei volumi, dall'eliminazione del minimo impegnato nella bolletta dell'acqua e da cambiamenti nell'assetto gestionale che spesso comportano differenze, anche sostanziali, nel sistema di contabilizzazione (come a Chieti). Sulla contrazione delle perdite di rete ha inciso, in alcuni casi, un maggiore investimento nella riduzione delle perdite nella rete (come avvenuto a Roma) e una più intensa diffusione delle campagne di ricerca delle perdite occulte messe in atto dai gestori del servizio (Biella). Nel 2018 sono andati dispersi circa 44 metri cubi al giorno per chilometro di rete. Una situazione particolarmente gravosa, con oltre 100 metri cubi persi giornalmente per chilometro di rete, si è registrata in nove comuni, di cui due nel Centro e sette nel Mezzogiorno, nei quali l'inefficienza è talmente elevata da causare perdite totali percentuali superiori al 45%.
Leggi Tutto »Coronavirus, tre casi positivi in procura a Pescara
Operazioni di sanificazione in corso, nelle stanze e nei corridoi della Procura di Pescara, dove negli ultimi giorni sono stati riscontrati tre casi di positivita' al Covid-19, riguardanti due collaboratori di un magistrato e un esponente della polizia giudiziaria. Al momento in Procura, come negli altri spazi del tribunale, si lavora a ranghi ridotti, garantendo una serie di presidi che vedono il personale alternarsi per turni. Il primo caso di positivita', al quarto piano del Palazzo di Giustizia, si era registrato una decina di giorni addietro e verosimilmente i contatti ravvicinati, avvenuti in un ambiente di lavoro piuttosto ristretto, hanno esposto al contagio le altre due persone.
Leggi Tutto »Fuochi pirotecnici a Pescara malgrado i divieti
Fuochi pirotecnici nonostante le restrizioni dovute all'emergenza coronavirus. E' accaduto a Pescara, nel quartiere Rancitelli, attorno a mezzanotte, nel giorno in cui l'ordinanza del sindaco ha reso ancora piu' rigide le misure per il contenimento del virus, con il divieto di circolare a piedi per le vie della citta' senza comprovate esigenze. Il fatto non e' passato inosservato a molti cittadini, che hanno allertato il 113. La Polizia e' subito intervenuta, ma gli agenti, una volta sul posto, non hanno trovato nessuno. I video dei fuochi d'artificio stanno circolando anche sui social
Leggi Tutto »Coronavirus, stop alle attività sportive a Sulmona e altri comuni dell’area Peligna
Il sindaco Annamaria Casini, che coordina, come Comune capofila, diciassette municipalita' del Centro Abruzzo, in questa fase di emergenza, ha firmato questa mattina l'ordinanza che vieta di svolgere attivita' motorie e sportive all'aperto nel territorio comunale e di attendere alle esigenze primarie degli animali d'affezione se non per il tempo strettamente necessario e in aree contigue alla residenza, domicilio o dimora del proprietario nel raggio di 400 metri. "Si tratta di un provvedimento necessario emesso in sinergia con i sindaci del territorio, in maniera coordinata, dopo aver sentito il Prefetto. Nel ribadire l'assoluta necessita' di restare a casa, in questa fase di emergenza sanitaria nazionale, in cui e' estremamente importante che tutti i cittadini osservino rigorosamente le norme del decreto di governo, per contenere la diffusione del virus, riteniamo che sia fondamentale l'intensificarsi del controllo. Sono molte le segnalazioni pervenute in questi giorni in merito alla presenza di troppe persone che con la scusa di svolgere attivita' sportiva, rischiava assembramento soprattutto nelle strade periferiche di Sulmona cosi' come dei Comuni del territorio. Il sistema sanitario abruzzese, cosi' come il nostro, non e' in grado di far fronte ad un'aggravarsi della situazione gia' difficile, pertanto faccio di nuovo appello al senso di responsabilita' della cittadinanza, nella consapevolezza del sacrificio che tutti noi siamo chiamati ad affrontare in questa emergenza, non uscendo di casa se non per comprovati motivi di lavoro, di salute o di necessita'. Ringrazio tutte le Forze dell'Ordine del territorio, che in questi giorni si stanno impegnando al fine di metter in atto controlli tesi a far rispettare le norme che hanno il solo scopo di contrastare il rischio di contagio da Covid 2019" afferma il sindaco Annamaria Casini.
Leggi Tutto »Coronavirus, raccolti finora 170 mila euro di donazioni
Attraverso una compagna di raccolta fondi, promossa per sostenere le strutture sanitarie abruzzesi, sono stati raccolti finora 170 mila euro sul conto corrente dedicato aperto dalla Regione Abruzzo. Pagine social e blogger hanno deciso di unire le loro community e, dal lancio della campagna iniziata il 10 marzo scorso, ad oggi, e' stata raccolta una ragguardevole cifra immediatamente disponibile per l'acquisto di macchinari, mascherine, dispositivi di protezione individuale e quant'altro necessario da mettere a disposizione delle strutture sanitarie abruzzesi per fronteggiare la gravissima situazione determinata dalla pandemia Covid-19.
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