Cronaca

Coronavirus, concluso l’isolamento di 44 studenti di Vasto

I 44 ragazzi del Liceo scientifico "Mattioli" di Vasto, in Abruzzo, hanno concluso con esito favorevole il periodo di sorveglianza attiva mediante isolamento domiciliare fiduciario. Nessuno di loro ha manifestato sintomi in questo periodo o e' risultato contagiato. I ragazzi, va ricordato, frequentano l'istituto in cui insegna una delle persone trovate positive al Covid-19. Gli studenti, riferisce in una nota la Asl Lanciano-Vasto-Chieti, sono stati puntualmente controllati dagli operatori del Servizio igiene epidemiologia e sanita' pubblica del Dipartimento di Prevenzione della Asl e hanno mostrato per tutto il periodo grande collaborazione e osservanza delle indicazioni che erano state date. Dall'ospedale di Chieti sono invece stati dimessi due pazienti: un 32enne e una donna risultati entrambi negativi a due test di controllo. Nel reparto di malattie infettive restano ricoverati dieci pazienti: per due si attende la conferma al test di accertamento per il Coronavirus

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Coronavirus, anche un night non aveva rispettato la chiusura

Nel corso della giornata odierna sono state denunciate complessivamente 19 persone dai Carabinieri della Compagnia di Chieti per inosservanza del D.P.C.M. che ha limitato di molto la mobilità della popolazione, ma qualcosa ancora non è chiaro perché le denunce sono salite di numero e se ne prevedono altre ancora. Le motivazioni per le quali le persone si muovono inutilmente ed in barba alla norma sono le più disparate: dal cittadino extracomunitario di 50 anni residente a Silvi e fermato a Guardiagrele davanti ad un supermercato a chiedere l'elemosina, a cinque ciclisti tra i 65 ed i 45 anni provenienti dal pescarese e dal chietino fermati tra Fara Filiorum Petri e Guardiagrele, a due uomini, un 28enne di San Vito Chietino e un 58enne di Ortona, fermati a Chieti ed a Francavilla al mare che erano venuti a trovare le rispettive compagne. E' stato controllato inoltre un night nel chietino aperto ben oltre l'orario consentito nel quale sono stati trovati e denunciati dodici persone tra avventori e intrattenitrici

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Coronavirus, stop alle prestazioni sanitarie non urgenti

Stop in Abruzzo a tutte le prestazioni sanitarie non urgenti, con l'obiettivo di contenere la diffusione del Coronavirus. Lo ha stabilito il Crea, il comitato regionale emergenza-urgenza, nelle linee di indirizzo che, assunte oggi, saranno recepite in un'ordinanza del governatore Marco Marsilio. "Sappiamo che si creeranno inevitabilmente dei disagi all'utenza - dice l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri' - ma e' nostro dovere mettere in campo ogni azione utile a contenere il contagio da Covid 19. Mi auguro che tutti comprendano la situazione di emergenza che stiamo vivendo e la conseguente necessita' di adottare misure straordinarie". In particolare, il Crea ha stabilito che dovranno essere sospese (sia nelle strutture pubbliche, che in quelle private convenzionate) tutte le attivita' di medicina ambulatoriale non urgenti (vale a dire che saranno garantite solo quelle che hanno sulla prescrizione, la classe di priorita' U), fatte salve le prestazioni onco-ematologiche, radioterapiche e chemioterapiche; le prestazioni individuate come indispensabili dallo specialista di riferimento, incluse quelle in ADI; prestazioni dialitiche; i controlli chirurgici e ortopedici post intervento; la terapia del dolore; le prestazioni connesse alla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita); le attivita' di pre-ospedalizzazione per interventi in classe A; le prestazioni dei servizi pubblici nell'area salute mentale dell'eta' evolutiva e dell'eta' adulta e i servizi sulle dipendenze (SERD); i prelievi ambulatoriali, a carattere di urgenza e le prestazioni TAO; le vaccinazioni obbligatorie secondo calendario nazionale vigente. Sono ovviamente consentite le attivita' connesse alla donazione del sangue, mentre si dispone di limitare quanto piu' possibile i prelievi non indispensabili. Le strutture territoriali pubbliche e private (autorizzate e accreditate) che erogano prestazioni sanitarie e socio sanitarie in regime semiresidenziale e domiciliare potranno proseguire la propria attivita' esclusivamente per le sole attivita' ritenute urgenti e indifferibili, nel rispetto, comunque, delle misure precauzionali di contenimento del rischio, al fine di garantire ai pazienti la continuita' dell'assistenza nelle condizioni di massima sicurezza e al personale di operare al minor livello di rischio possibile

 

Novita' anche per le prescrizioni farmaceutiche: per limitare gli accessi nelle strutture ospedaliere e territoriali del sistema sanitario regionale e garantire, allo stesso tempo, la continuita' terapeutica, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono autorizzati a prescrivere farmaci sottoposti a Piano Terapeutico, per 60 giorni dalla data di scadenza dello stesso. Parallelamente, si stanno predisponendo anche una serie di misure riguardanti l'assistenza ospedaliera. "Oggi il Crea - aggiunge la Veri' - predisposto misure organizzative ancora piu' rafforzate per l'assistenza ospedaliera di pazienti affetti da Covid 19. E' necessario, infatti, preparare in anticipo le strategie di risposta all'emergenza epidemiologica, tenendo conto anche dei tempi necessari e delle modalita' di risposta a livello locale. Il tutto secondo quando previsto dalle disposizioni nazionali, che identificano specifici obiettivi, che puntano a ridurre l'impatto della emergenza infettiva sui servizi sanitari e sociali per assicurare la funzionalita' e la continuita' dei servizi sanitari stessi e degli altri servizi essenziali". Ciascuna Asl dovra' provvedere all'attivazione di nuovi posti letto di terapia intensiva dedicati all'emergenza Covid 19 e al potenziamento dei posti letto delle unita' operative di malattie infettive e pneumologia, sia ricorrendo ad ampliamento, sia attraverso la riconversione di degenze ordinarie. Anche le strutture di ricovero e cura del privato accreditato sono chiamate a fare la loro parte, indicando i posti letto dotati di respirazione assistita e le aree dove i pazienti positivi al contagio (non in condizioni critiche) possono essere posti in isolamento. "Si tratta - sottolinea l'assessore - di un provvedimento flessibile e che puo' essere modulato in caso di un'evoluzione dell'emergenza. Voglio in ogni caso rassicurare i cittadini che si tratta di misure preventive e precauzionali, ma che vanno sempre e in ogni caso assunte in anticipo per non farsi trovare impreparati a situazioni che ci auguriamo non si verifichino mai"

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Coronavirus, file ai supermercati aperti h24

Dopo la notizia della zona rossa estesa a tutta l'Italia, anche in Abruzzo i supermercati aperti h24 sono stati presi d'assalto nella notte. E' accaduto, ad esempio, a Pescara, dove al Carrefour le persone, molte delle quali indossavano le mascherine, sono rimaste in fila fuori con i carrelli attendendo il turno per entrare, violando le prescrizioni del Dpcm relative al metro di distanza interpersonale. Intorno all'una di notte, dietro segnalazione al 113, sono intervenute sul posto due pattuglie della polizia - squadra Volante e Reparto Prevenzione Crimine - per chiedere di mantenere le distanze e di accedere a scaglioni all'interno del supermercato nel rispetto di quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio. Il Dpcm non prevede la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte, e la limitazione ai movimenti delle persone non riguarda la necessita' di uscire di casa per recarsi a fare la spesa, fermo restando pero' le prescrizioni relative al rispetto del metro di distanza interpersonale. 

 

immagine di repertorio

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Coronavirus, chiuso il punto di primo intervento di Tagliacozzo

 La Asl dell'Aquila ha chiuso il punto di primo intervento di Tagliacozzo dove nei giorni scorsi ha lavorato il medico risultato positivo al conoravirus e ricoverato al reparto di malattie infettive dell'ospedale del capoluogo regionale. Il sanitario ha polmonite e febbre alta. La stessa decisione e' stata adottata ieri per la struttura di Pescina. I due presidi sono stati bloccati per mancanza del personale che e' stato messo in isolamento. Il medico ha lavorato anche al pronto soccorso dell'ospedale di Avezzano, che e' stata sanificato con gli operatori in quarantena. Il caso sta destando preoccupazione nel territorio per i molti contatti avuti dal medico originario della Marsica. 

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Coronavirus, potenziato il numero verde della Asl di Lanciano Vasto Chieti

Potenziato il numero verde 800 860 146, vista la massiccia richiesta di informazioni espressa dagli utenti gia' in questi primi giorni e da domani, grazie a nuove assunzioni, saranno cinque i medici a rispondere su venti linee telefoniche per l'intera giornata, dalle ore 8 alle 20, mentre l'orario notturno sara' coperto da un medico. E' quanto emerso dalla riunione del gruppo di lavoro sul Coronavirus convocato dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, per fare il punto sulle azioni intraprese e su altre misure organizzative da adottare per la gestione efficace di nuovi casi positivi. Per dare corso all'ordinanza del presidente della Giunta regionale Marco Marslio circa il rientro in Abruzzo di persone provenienti dalle aree a rischio, e' stato predisposto un modulo, scaricabile dal sito internet www.asl2abruzzo.it per l'autosegnalazione di ingresso in Abruzzo. Una volta compilato, riportando generalita', provenienza, domicilio, recapiti e nome del medico di medicina generale, il modulo va inviato all'indirizzo e-mail segnalazioni.covid19@asl2abruzzo.it. La segnalazione e' d'obbligo - si legge in una nota dell'Asl - per quanti provengono dalla Lombardia e dalle province di Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara, Vercelli, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Padova, Venezia, Treviso, Rimini, Pesaro-Urbino. Queste persone hanno una serie di obblighi ovvero permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, divieto di viaggi, restare raggiungibili per attivita' di sorveglianza e, all'eventuale comparsa di sintomi, avvertire il proprio medico. Sono previste sanzioni per legge per il mancato rispetto di tali disposizioni. Una volta acquisita la segnalazione, la sorveglianza sara' effettuata dal Servizio igiene e sanita' pubblica.

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47 sindaci chiedono la riapertura della rianimazione negli ospedali di Atessa e Casoli

Con l'evolversi della situazione epidemiologica del Covid 19 in Abruzzo, 47 sindaci del comprensorio frentano, dalla costa all'entroterra, hanno chiesto alla Regione Abruzzo e alla Als Lanciano-Vasto-Chieti di provvedere con urgenza all'attivazione, negli ospedali di Atessa e Casoli, dei reparti di rianimazione e terapia intensiva in considerazione del numero esiguo dei posti attualmente disponibili negli altri presidi. La richiesta e' legata alla necessita' di far fronte ad eventuali emergenze che si potrebbero verificare nel territorio a seguito del coronavirus. Primi firmatari del documento sono i sindaci di Atessa, Giulio Borrelli, e di Casoli Massimo Tiberini

 

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Coldiretti Abruzzo, ‘non esistono in Abruzzo pericoli di approvvigionamento di beni alimentari’

"Non esistono in Abruzzo pericoli di approvvigionamento di beni alimentari, non è quindi giustificabile una corsa agli acquisti". Lo sostiene Coldiretti Abruzzo in una nota, diramata a seguito dell’aumento record, su base nazionale, del 6,8% (dati Istat) della produzione di alimenti e bevande a gennaio evidenziando che “è necessario il rispetto delle nuove norme di sicurezza, emanate dal Governo, per evitare inutili e pericolosi affollamenti”.

“L’approvvigionamento alimentare – sottolinea la Coldiretti - è garantito grazie al lavoro di migliaia di aziende agricole,  imprese di lavorazione alimentare e di una capillare rete di distribuzione. “In tal senso – dice coldiretti Abruzzo – oggi più che mai è importante il ruolo dei mercati di Campagna Amica (in Abruzzo si trovano a Chieti, Pescara e Teramo) che garantiscono gli approvvigionamenti alimentari e mantengono vivo il tessuto produttivo locale con l’offerta dei prodotti del territorio a chilometri zero. Nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica – aggiunge Coldiretti Abruzzo - sono state adottate tutte le precauzioni per garantire la sicurezza con la disponibilità di disinfettanti, l’invito a non toccare la merce e ingressi contingentati per evitare affollamenti e, in alcuni casi,  stanno nascendo anche iniziative per l’ordinazione e la consegna a domicilio della spesa.

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Coronavirus, stop ai voli Ryanair

L’Aeroporto d’Abruzzo, comunica che sono stati sospesi i voli ancora attivi in arrivo ed in partenza dallo scalo pescarese. Dopo l'annuncio questa mattina dello stop con Malta, la Compagnia Irlandese Ryanair infatti, ha annunciato la cancellazione di tutti i voli (il 12 marzo i voli nazionali, 14 marzo i voli internazionali), fino al prossimo 8 aprile.

La decisione, arriva all'indomani della sospensione del volo Alitalia con Milano Linate, Catania a bordo di Volotea, Bergamo e Bucarest operati da Ryanair.
Dunque, da sabato fermi anche i voli per Londra, Charleroi, Malta e Francoforte.

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Coronavirus: al via piano salva export alimentare, vale 44,6 mld

Al via il piano salva export alimentare che vale 44,6 miliardi di euro e rappresenta un elemento di traino per l’intero Made in Italy, in difficoltà sui mercati esteri per l’emergenza coronavirus. Lo rende noto la Confederazione nazionale Coldiretti in riferimento dell’incontro alla Farnesina per la campagna di comunicazione strategica a sostegno del settore agroalimentare nel Piano Straordinario 2020 per la Promozione del Made in Italy. Una azienda su due (53%) che esporta nell’agroalimentare ha ricevuto disdette negli ordini dall’estero secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

 

La campagna è dunque necessaria per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale che ha portato alcuni Paesi – denuncia la Coldiretti – a richiedere addirittura insensate certificazioni sanitarie “virus free” su merci alimentari provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, ma ci sono state anche assurde disdette per vino e cibi provenienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffidenza spesso alimentata ad arte con fake news, tanto da far attivare al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale una casella di posta elettronica (coronavirus.merci@esteri.it) dove segnalare restrizioni e discriminazioni verso i prodotti italiani le difficoltà riscontrate nelle esportazioni.

 

Si dovrà tenere conto del fatto che quasi i due terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane – continua la Coldiretti – interessano i Paesi dell’Unione Europea dove la crescita nel 2019 è stata del 3,6%. Il principale partner è la Germania dove l’export cresce del 2,9% e raggiunge i 7,2 miliardi, mentre le vendite sono praticamente stagnanti in Gran Bretagna con la Brexit e volano negli Stati Uniti (+11%) che con 4,7 miliardi di export, nonostante gli effetti negativi dei dazi, restano il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari ed il quarto dopo Germania, Francia e Gran Bretagna.

 

Per quanto riguarda i prodotti a – sottolinea la Coldiretti – il piu’ esportato è il vino il cui fatturato realizzato all’estero è stimato in 6,4 miliardi nel 2019 e al secondo posto l’ortofrutta ma quote di mercato importanti sono detenute dai prodotti a denominazione di Origine (Dop) che hanno un legame diretto con i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento nazionale sui quali occorre concentrare l’attenzione della campagna di comunicazione per evitare di promuovere all’estero barattoli di concentrato di pomodoro cinese o bottiglie di olio tunisino venduti con la copertura di marchi italiani.

 

Si tratta di sviluppare l’azione di difesa del territorio, dell’economia e del lavoro Made in Italy già iniziata grazie alla Coldiretti con #MangiaItaliano per far conoscere il valore della più grande ricchezza del Paese, quella enogastronomica. La mobilitazione, che vede schierati in prima linea i mercati degli agricoltori e gli agriturismi di Campagna Amica, si sviluppa anche attraverso una campagna social della Coldiretti alla quale stanno aderendo numerosi personaggi della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura insieme a tanta gente comune. Un coinvolgimento che deve essere ora esteso con l’impegno delle Istituzioni ai volti piu’ noti a livello internazionale, di italiani e stranieri che amano il Belpaese e sono credibili ed apprezzati all’estero.

 

“Serve un intervento deciso dell’Unione Europea per sostenere il tessuto produttivo, il lavoro e ricostruire un clima di fiducia” ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che sul piano degli scambi commerciali “occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare i dazi Usa e l’embargo russo che colpiscono duramente il Made in Italy agroalimentare in un momento difficile per le nostre esportazioni”.

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