Problemi in vista per la scarsità d’acqua per le poche piogge

 In Abruzzo non e’ ancora emergenza acqua, ma Alessia Cognitti, presidente della Ruzzo Reti, societa’ che gestisce 36 comuni nel teramano, parla di “situazione da tenere sotto controllo. Le poche precipitazioni degli ultimi due anni hanno influito. Per questo abbiamo messo da tempo in campo misure precauzionali, come utilizzo dei potabilizzatori, attivazione di nuovi serbatoi e, piu’ in generale, azioni mirate a un uso razionale della risorsa, tenendo presente che il consumo di acqua negli ultimi due mesi e’ cresciuto mediamente del 30%”. Il direttore tecnico dell’Aca (che serve 63 comuni nelle province di Pescara, Chieti e Teramo), Lorenzo Livello, sottolinea che “oggi, rispetto a qualche mese fa, la situazione e’ migliorata, perche’ le ultime nevicate e piogge hanno permesso almeno il ricarico delle sorgenti superficiali. Sicuramente non bisogna abbassare la guardia anche perche’, con l’emergenza sanitaria, c’e’ stato un aumento. In vista dell’estate, sperando anche in altre precipitazioni, dovremo monitorare la situazione, soprattutto in riferimento ai mesi caldi di luglio e agosto quando non sono da escludersi cali di pressione, comunque limitati”. Anche la zona del Gran Sasso, con l’omonimo consorzio che interessa oltre 40 comuni dell’aquilano, deve fare i conti con una relativa mancanza di acqua. “Stiamo vivendo una situazione anomala – spiega Fabrizio Airaldi, presidente della Gran Sasso Acque – perche’ da dieci anni non si aveva una carenza cosi’ a causa di precipitazioni scarse e per quanto riguarda quelle nevose del Gran Sasso cosi’ poco incisivo perche’ racchiuse in un periodo ristretto. Tutto questo ha portato a un decremento di 100 litri d’acqua al secondo per la fonte principale e di 60 litri al secondo dalla Fonte del Chiarino. Ma della scarsita’ di neve risentono anche le fonti minori che sono ancora asciutte rispetto a quanto accadeva qualche anno fa; abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione su un uso consapevole e responsabile di acqua”.

I problemi maggiori di approvvigionamento idrico interessano il medio e basso chietino, soprattutto la zona del Vastese. La Sasi serve 93 comuni e, spiega il presidente, Gianfranco Basterebbe, “deve fare i conti con una situazione di approvvigionamento idrico che presenta dei problemi che, a causa del cambiamento climatico, stanno diventando quasi la norma. Fortunatamente le piogge e la nevicata di marzo sono serviti per riempire alcune sorgenti, anche perche’ il manto nevoso sta reggendo. La nostra principale fonte, la Verde di Fara San Martino, ci fornisce l’85% di acqua e per i prossimi mesi dovrebbe garantirci. Fino a luglio non dovrebbero esserci problemi, mentre per agosto e settembre non li escludiamo. Nel Vastese ricorriamo alle chiusure giornaliere dalle 15 alle 6 per far ricaricare i serbatoi, ma con i lavori che inizieremo nei prossimi giorni, con la realizzazione di distretti, andremo a risolvere un problema che dura da quasi quarant’anni”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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