Somministrazione illecita di manodopera, sequestro di 3,3 milioni di euro della Guardia di Finanza

Si è conclusa con un sequestro preventivo di beni per oltre 3,3 milioni di euro l’operazione ”Mattatoio” condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lanciano  hanno portato alla luce una presunta frode nel settore della macellazione e commercio di carni.

L’attività investigativa ha permesso di portare alla luce un sistema di fornitura di manodopera ritenuto illecito, mascherato da contratti di appalto apparentemente regolari. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, un’azienda del settore carni avrebbe sistematicamente impiegato lavoratori solo apparentemente forniti da una cooperativa e da due società a responsabilità limitata, risultate emittenti di fatture per operazioni in realtà inesistenti. Le indagini hanno evidenziato come la gestione del personale fosse, di fatto, interamente in capo all’azienda committente, con condizioni retributive inadeguate. Le società fornitrici, inoltre, avrebbero omesso sistematicamente gli obblighi fiscali e contributivi, causando un’evasione stimata in circa 5 milioni di euro. Tre le persone iscritte nel registro degli indagati – un abruzzese e due campani – per i reati di emissione e utilizzo di fatture false, in violazione degli articoli previsti per le dichiarazioni fraudolente. Il gip del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha disposto il sequestro preventivo dell’illecito profitto derivante dall’indebita detrazione dell’Iva e dal risparmio fiscale in termini di Ires. I sequestri hanno interessato immobili, terreni, disponibilità finanziarie, quote societarie, fondi di investimento e risparmio per un valore complessivo pari a 3,36 milioni di euro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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