Un 50enne albanese, accusato di spaccio di droga, morte come conseguenza di altro reato e tentata soppressione di cadavere è indagato per la morte di Fabiana Piccioni, la 47enne di Giulianova il cui corpo, semicarbonizzato e senza vestiti, era stato rinvenuto nelle campagne al confine con Mosciano Sant’Angelo, tra i rifiuti, lo scorso 9 gennaio.
L’uomo, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe l’ultima persona con cui la vittima aveva avuto un contatto. All’esito delle indagini, è esclusa l’ipotesi del femminicidio, di cui in un primo momento si era parlato. Le indagini, estremamente complesse, sono state condotte dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale di Teramo e da quelli della Compagnia di Giulianova, sotto il coordinamento della Procura. Fondamentali le analisi dei tabulati telefonici della vittima e l’ascolto dei testimoni, attività avviata subito dopo il rinvenimento del cadavere.