Taxi non fa salire a bordo una non vedente col suo cane guida a Pescara, le scuse dei sindaci

“Niente cani sul mio taxi”. Così una non vedente è rimasta a piedi alla stazione di Pescara, nel tentativo di raggiungere la zona dei grandi alberghi di Montesilvano, non molto distante dal capoluogo abruzzese. E a nulla è servito l’intervento della Polfer, che ha aiutato la donna a raggiungere il posto dove era diretta limitandosi a segnalare l’accaduto alla polizia municipale, che ha competenza su questo tipo di violazioni. La vicenda, raccontata dalle pagine locali del Messaggero, è quella di una donna di origini portoghesi, da tempo trasferitasi in Emilia-Romagna, che – arrivata a Pescara da Bologna – cercava un taxi che la portasse nella vicina Montesilvano. Arrivata davanti a un mezzo, però, si è vista negare la possibilità di far salire a bordo il suo cane guida, contrariamente da quanto previsto dalla legge che consente ai non vedenti di viaggiare con il proprio cane guida a bordo di qualsiasi mezzo pubblico, taxi compreso. La donna si è così rivolta alla polizia ferroviaria che ha provato a far ragionare il tassista. A niente è servita la mediazione degli agenti che non hanno potuto far altro che assistere la non vedente procurandole un altro mezzo e denunciare l’accaduto alla polizia locale che, con ogni probabilità, eleverà semplicemente una multa al tassista. “Quello che è accaduto – dice Claudio Ferrante, presidente di Carrozzine determinate al Messaggero – non è soltanto una questione spiacevole, ma è una vera e propria discriminazione. Questo episodio è sconcertante perché ci fa capire come l’inclusione sia ancora davvero molto lontana dalla realtà”.

“Quanto accaduto a Pescara ancora una volta ci dimostra che dobbiamo impegnarci tutti: non bastano i fondi, non bastano le leggi, serve un cambio di sguardo, un salto culturale e di civiltà che coinvolga davvero tutti, istituzioni a tutti i livelli e soprattutto i singoli cittadini”. Lo afferma la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli sull’episodio della non vedente rimasta a piedi alla stazione di Pescara perchè il tassista si è rifiutato di far salire sul suo mezzo il cane guida della donna. “E’ un percorso impegnativo ma necessario e che – conclude la ministra – richiede tanto coraggio”.

Sono poi arrivate le scuse ufficiali dei sindaci di Pescara e di Montesilvano, Carlo Masci e Ottavio De Martinis, che hanno incontrato la coppia, sottolineando che quello in cui si sono imbattuti “non è il vero volto” di Pescara e Montesilvano, “città inclusive e attente a queste tematiche”. Con loro c’erano l’assessore alla Mobilità e alle Politiche sociali del comune di Pescara, Adelchi Sulpizio, il consigliere di Montesilvano delegato alle Politiche per la disabilità, Giuseppe Manganiello, il consigliere Adriano Tocco, direttore dell’hotel di Montesilvano in cui soggiornano i due turisti, e il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, Claudio Ferrante. Presente anche il presidente di Cotape (Taxi Pescara), Antonio Abbagnale. Affiancata dalla sua fidata guida Dinka, la donna, di origini portoghesi, ma residente in Emilia-Romagna, ha sottolineato che è già stata protagonista di episodi analoghi in altre parti d’Italia. Oltre alle scuse dei sindaci, la coppia ha ricevuto anche quelle del consorzio dei taxi. Masci, nel corso dell’incontro, ha anche sottolineato che, in sinergia con il consorzio, si va verso un bando per una licenza taxi dedicata proprio al trasporto dei disabili.

E rischia la sospensione della licenza fino ad un mese il tassista che si è rifiutato di far salire il cane guida di una coppia composta da una non vedente e da un ipovedente. A disporre la sanzione sarà la commissione Taxi del Comune, che dovrà riunirsi nelle prossime settimane. A dirlo è il presidente del Cotape – il consorzio dei taxi di Pescara – e responsabile regionale del sindacato Uri, Antonio Abbagnale, che ha incontrato la coppia per scusarsi. Abbagnale si è messo a disposizione per garantire una corsa gratuita ai due, quando, sabato, dall’hotel di Montesilvano in cui alloggiano, dovranno tornare alla stazione di Pescara. “Ci andrò io personalmente”, afferma Abbagnale. “Ci atterremo alle decisioni della commissione del Comune – dice il presidente Cotape – in un caso analogo avvenuto a Milano c’è stata la sospensione della licenza per 30 giorni. Il tassista aveva l’obbligo di far salire il cane guida, perché si trattava di due persone invalide. Su queste cose non transigo. Siamo estremamente attenti a queste tematiche. Così si fa fare brutta figura all’intera categoria, quando, invece, noi siamo estremamente sensibili”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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