Truffa sui fondi europei, 4 denunciati nel Pescarese

I militari della Tenenza Guardia di Finanza di Popoli hanno effettuato una serie di attività finalizzate al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica. In particolare i controlli hanno riguardato realtà aziendali percettrici di finanziamenti pubblici stanziati con diversi ‘bandi’, anche a fondo perduto, finalizzati e sostenere lo sviluppo del territorio attraverso “la creazione e lo sviluppo di servizi turistici a supporto dell’offerta locale, volti a favorire la promozione, la crescita e la competitività dell’Abruzzo come destinazione turistica”, ”aiuti a progetti di ricerca industriale e/o ricerca sperimentale destinato alle imprese aggregate a poli di innovazione”, ”progetti di investimento per la realizzazione e installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficientamento energetico di edifici e sedi di attività produttive” e altre iniziative a beneficio della aziende abruzzesi di settore. Diverse le segnalazioni sia all’Autorità Giudiziaria penale che a quella Contabile per il reato di truffa e per il connesso e consistente danno erariale, con conseguente segnalazione all’Ente erogatore, per la revoca dei finanziamenti comunitari e regionali. Nei confronti di 4 aziende gli accertamenti hanno permesso di disvelare diverse casistiche illecite, riconducibili a mendaci dichiarazioni e attestazioni finalizzate a tratteggiare false rappresentazioni sulla realizzazione delle iniziative o del possesso dei requisiti richiesti per l’accesso.

Le società, secondo quanto emerso dalle indagini, hanno ottenuto il contributo pubblico presentando falsa documentazione o false dichiarazioni, documentando stati di avanzamento lavori di fatto mai realizzati e senza sostenimento delle relative spese; il possesso dei requisiti occupazionali (nel caso specifico, sono stati accertati solo sei dipendenti a fronte delle venti unità minime richieste dal bando; di aver trasferito sede operativa e/o unità locali in Abruzzo, altro requisiti richiesto, cosa mai avvenuta. In particolare, sul totale dei contributi controllati per oltre un milione e mezzo di euro, circa un terzo, pari a quasi 500mila euro, risulta viziato da anomalie e violazioni tali da poterle configurare quali indebite richiesta e percezioni di erogazioni pubbliche, con 4 persone fisiche denunciate a piede libero (rappresentanti legali di società e titolari di ditte individuali).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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