Le truffe digitali e le frodi informatiche hanno raggiunto nel triennio 2022-2024 un valore complessivo di 559,4 milioni di euro a livello nazionale, con un incremento marcato nell’ultimo anno. È quanto emerge da una ricerca presentata al convegno “Difendersi dalle truffe”, organizzato dalla Fabi di Bergamo, alla presenza del segretario generale aggiunto Mattia Pari. Le truffe online rappresentano la quota principale del fenomeno, passando da 114,4 milioni di euro nel 2022 a 181 milioni nel 2024 (+58%), mentre le frodi informatiche sono cresciute da 38,5 a 48,1 milioni (+25%). Nel primo semestre del 2024 sono state inoltre rilevate oltre 17.200 frodi creditizie, con un danno stimato di circa 79 milioni di euro.
Sul piano territoriale, l’Abruzzo registra il 2,4% dei casi di frodi creditizie emersi dalle elaborazioni Fabi su dati dell’Osservatorio CRIF, collocandosi in una fascia intermedia rispetto alle regioni più colpite. Le percentuali più elevate si concentrano in Lombardia (15,1%), Sicilia (12,8%) e Campania (12,4%), mentre Abruzzo, Marche (2,1%) e Liguria (2,2%) mostrano incidenze più contenute, anche in relazione alla dimensione dei mercati locali.
L’analisi del profilo delle vittime evidenzia una diffusione trasversale del fenomeno: gli uomini rappresentano il 64,3% dei casi, le donne il 35,7%. Le fasce d’età più colpite sono quelle tra i 41 e i 50 anni (22,7%), seguite dai 18-30 anni (21,6%) e dai 31-40 anni (20,6%), mentre gli over 60 costituiscono il 16,3%. Il quadro complessivo conferma una crescita costante delle truffe legate alla digitalizzazione dei servizi finanziari, rendendo necessarie attività rafforzate di prevenzione e informazione a tutela dei cittadini.
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