La classifica Censis delle Università italiane edizione 2024/2025 non premia gli atenei abruzzesi. Tra i grandi atenei statali l’Università d’Annunzio è penultima in classifica, tra i medi atenei (da 10.000 a 20.000 iscritti) l’Università dell’Aquila è 14ma su 16 e nei piccoli atenei (fino a 10.000 iscritti) invece Teramo è 7ma su 10.
In generale le prime tre posizioni sono occupate dall’Università di Padova, prima con un punteggio complessivo di 89,5, seguita dall’Università di Bologna e dalla Sapienza di Roma, con i punteggi di 87,5 e 84,3, relativamente ai mega atenei statali (con oltre 40.000 iscritti). Sale al quarto posto l’Università di Palermo (83,8), che guadagna rispetto allo scorso anno tre posizioni, seguita dall’Università statale di Milano (83,2): stabile al quinto posto, supera l’Università di Pisa (82,8) retrocessa in sesta posizione. Settima nella graduatoria dei mega atenei è l’Università di Torino che, con il punteggio complessivo di 82,7, scala una posizione. Chiudono la classifica l’Università di Firenze (82,3) e quella di Napoli Federico II (73,5), rispettivamente in penultima e ultima posizione. Riguardo ai grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), l’Università della Calabria si colloca al vertice con un punteggio totale di 92,2, superiore a quello dell’Università di Pavia (89,5), che retrocede in seconda posizione. Terza in graduatoria è l’Università di Perugia (87,7), seguita da quella di Parma (87,2) e da quella di Cagliari (86,5), che avanzano, guadagnando il quarto e quinto posto. Salda in sesta posizione, al pari dello scorso anno, è l’Università di Salerno (85,8). In settima e ottava posizione si collocano l’Università di Milano Bicocca (85,7) e l’Università di Roma Tor Vergata (84,5). Stabile in nona posizione l’Università di Modena Reggio Emilia (83,5), mentre l’Università di Genova scala un posto, riuscendo a posizionarsi tra i primi dieci grandi atenei statali, con un punteggio complessivo di 82,3.
Tra l’undicesimo e il quattordicesimo posto troviamo: l’Università di Verona (82,0), l’Università di Messina (80,7, che ha guadagnato 4 posizioni), l’Università di Ferrara (80,3) e l’Università di Roma Tre (80,0). Si classificano come quindicesima e sedicesima l’Università della Campania (79,2) e l’Università di Bari (77,0) che è una new entry tra i grandi atenei in quanto fino allo scorso anno apparteneva al gruppo dei mega atenei statali. Chiudono la classifica, in penultima ed ultima posizione l’Università di Chieti e Pescara (76,8) e l’Università di Catania (76,7). Quanto ai medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), apre anche quest’anno la classifica l’Università di Trento che con il punteggio di 94,5 mantiene la prima posizione, seguita come lo scorso anno dall’Università di Udine (93,2). Il terzo posto del podio è occupato dall’Università di Sassari (91,7), che guadagna una posizione, al pari dell’Università Politecnica delle Marche (91,0), che approda al quarto posto e precede l’Università di Siena (90,5), quinta tra i medi atenei statali. Il sesto posto è, invece, occupato da una new entry, l’Università Ca’ Foscari Venezia (88,8), fino allo scorso anno nel gruppo dei grandi atenei statali. Essendo arretrate entrambe di una posizione, l’Università di Trieste (88,7) e quella di Brescia (87,8) si attestano al settimo e ottavo posto.
In nona posizione si colloca l’Università di Urbino (84,8), che ne guadagna tre, inseguita dall’Università del Salento (84,7), decima in graduatoria. Chiudono la classifica l’Università di Bergamo (83,8), undicesima, seguita, dall’Università del Piemonte Orientale e dall’Università di Napoli Parthenope, che occupano ex aequo la dodicesima posizione con un punteggio totale di 83,5. Tredicesimo e quattordicesimo posto rispettivamente per l’Università dell’Insubria (83,2) e dell’Aquila (81,8), entrambe in ascesa. Si posizionano, infine, in penultima e ultima posizione l’Università di Foggia (81,3) e l’Università Magna Graecia di Catanzaro (80,0). Infine relativamente ai piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti), è stabile al primo posto l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 98,8, seguita dall’Università della Tuscia, che con 88,5 mantiene la seconda posizione. Salde in terza e quarta posizione l’Università di Macerata (86,7) e l’Università di Cassino (86,0). Quinta l’Università Mediterranea di Reggio Calabria (83,3), che ha sorpassato l’Università del Sannio, quest’anno in sesta posizione (82,7). Al settimo posto si conferma l’Università di Teramo (80,8), seguita dall’Università del Molise (80,7). Penultima e ultima posizione sono, infine, occupate dall’Università della Basilicata (80,2) e dall’Università di Napoli L’Orientale (79,7), che fino allo scorso anno si trovava nel gruppo dei medi atenei statali.
L’Università di Ferrara (80,3) e l’Università di Roma Tre (80,0) scalano entrambe una posizione guadagnando il tredicesimo e il quattordicesimo posto. Si qualificano come quindicesima e sedicesima l’Università della Campania (79,2), che perde due posizioni, seguita dall’Università di Bari (77,0), new entry tra i grandi atenei, perché fino allo scorso anno apparteneva al gruppo dei mega atenei statali. Chiudono la classifica, in penultima ed ultima posizione l’Università di Chieti e Pescara (76,8) e l’Università di Catania (76,7).