Pet therapy, valutare l’impatto sugli animali

 “I benefici della Pet therapy sull’umano sono ormai conclamati, ma raramente ci si ferma a pensare sull’impatto che gli interventi assistiti hanno sul cane, aspetto invece fondamentale”. Lo ha detto Francesca Mugnai, referente scientifico del Centro ricerca di Antropozoa, intervenendo a Firenze a un convegno sugli interventi assistiti con gli animali (Iaa). I massimi esperti internazionali si sono interrogati su come gli animali vivono il loro impegno al fianco degli umani, quali conseguenze fisiche e mentali ha su di loro la presenza in ambienti ospedalieri o di cura, nelle carceri o con bambini e adulti con problematiche di vario tipo. La Pet therapy, hanno detto gli esperti, necessita di una riflessione approfondita e di dibattito bioetico non solo sull’impatto che l’animale ha sull’uomo, ma anche dell’uomo sull’animale. Tra i relatori, c’erano anche il professor Dennis C. Turner, massimo esperto di Pet therapy al mondo, Marie-Jose Enders-Slegers, presidente dell’Iahaio, organismo di riferimento internazionale sugli Iaa, la dottoressa Karin Hediger, psicoterapeuta dell’Istituto di psicologia dell’Universita’ di Basilea. Gli esperti si sono anche confrontati sui fenomeni di zoonosi inversa: “Gli animali impiegati negli Iaa – ha evidenziato Dario Deni, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana – oltre ad essere potenziali vettori per la trasmissione di microrganismi patogeni, possono diventare loro stessi vittime di infezioni contratte dall’uomo durante lo svolgimento delle attivita’ e costituire un potenziale serbatoio per microrganismi antibiotico-resistenti, che possono essere introdotti nelle strutture sanitarie”. Sull’impatto delle zoonosi inverse correlate all’attivita’ di Iaa lavorera’ l’osservatorio che il Centro di ricerca antropozoa sta creando insieme all’Istituto zooprofilattico.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

La bella storia del Fratino BN24086, da Senigallia all’Area Marina Protetta del Cerrano

BN24086: non è il codice di un nuovo robot ma il numero dell’anello di una femmina …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *