Cresce la spesa degli italiani per l’acqua, sia potabile sia minerale, mentre i consumi domestici si riducono e gli sprechi restano elevati. È quanto emerge dal rapporto di Consumers’ Forum, elaborato in collaborazione con Utilitalia e presentato a Rimini durante Ecomondo.
Nel 2024 la spesa media per il servizio idrico è stata di 384 euro annui per un’utenza di tre persone, con un aumento del 40% rispetto a dieci anni fa. Nello stesso periodo, gli investimenti dei gestori idrici sono saliti da 3,1 a 8 miliardi di euro, pari a 80 euro pro capite (+57%). I consumi d’acqua potabile sono scesi da 241 a 215 litri al giorno per abitante (-10,8%), mentre è aumentato il consumo di acqua minerale, passato da 190 a 257 litri annui pro capite (+35,2%).
Il costo dell’acqua del rubinetto resta nettamente inferiore: 0,00256 euro al litro contro 0,26 euro per quella minerale, che risulta quindi più cara del 10.056%. Tuttavia, il rapporto segnala che in Italia il 42% dell’acqua distribuita si disperde nella rete e che un’abitazione può sprecare fino a 20mila litri l’anno per cattive abitudini quotidiane, come rubinetti che gocciolano o sciacquoni non a doppio tasto.
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