CIA Abruzzo aderirà alla mobilitazione del 18 dicembre a Bruxelles, che vedrà la presenza di oltre 5mila agricoltori e almeno mille trattori provenienti da tutta Europa. L’organizzazione regionale sottolinea che l’iniziativa intende affermare il principio secondo cui l’agricoltura non chiede privilegi, ma rispetto.
Il presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, ha evidenziato la distanza tra le esigenze quotidiane delle aziende agricole e le decisioni assunte a livello europeo. Ha ricordato che le imprese del settore svolgono un ruolo di presidio del territorio, del paesaggio e della biodiversità, spesso senza disporre di strumenti adeguati per farlo. La mobilitazione, ha spiegato, vuole sollecitare una Pac forte, risorse certe e norme che sostengano chi produce cibo e tutela ambientale.
All’iniziativa si unisce anche il presidente di CIA Chieti-Pescara, Domenico Bomba, che ha richiamato le difficoltà delle aziende del territorio, tra costi elevati, cambiamenti climatici e un mercato che non sempre riconosce il valore delle produzioni. Bomba ha affermato che senza interventi efficaci intere aree rurali rischiano di spopolarsi, con ricadute sulla vita delle comunità locali.
La mobilitazione nasce dalle preoccupazioni espresse dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, durante l’Assemblea annuale 2025. Il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale post-2027 prevede una riduzione delle risorse destinate alla Pac e la loro confluenza in un fondo unico, scelta ritenuta in grado di generare squilibri tra comparti e sistemi agricoli dei diversi Paesi.
Secondo CIA Abruzzo, senza una Pac solida e adeguatamente finanziata sarebbero a rischio la sicurezza alimentare, la coesione territoriale e la continuità delle aree interne, che comprendono oltre la metà della superficie agricola italiana.
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