Cna: slittamento aperture di imprese di acconciatura ed estetica è intollerabile

“Come afferma la CNA Nazionale in una nota doi questa mattina, ‘desta sconcerto e rabbia il fatto che nel Dpcm del 26 aprile non si faccia alcuna menzione a una possibile data di riapertura delle imprese di acconciatura ed estetica. L’ennesima dichiarazione in conferenza stampa del presidente del Consiglio, che lascia intendere uno slittamento del riavvio di tali attivita’ a giugno, e’ intollerabile. Rappresenta una condanna a morte per l’intero settore”. A dar voce in Abruzzo alla delusione del settore e’ la presidente regionale di CNA Benessere e Sanita’, Angela Rita Barone. “Si tratta di un annuncio che ci lascia senza parole, alla luce del fatto che attivita’ che pure hanno rapporto con il pubblico potranno riavviare prima il lavoro; ma soprattutto perche’ mettera’ in ginocchio una categoria gia’ colpita duramente, con le prevedibili conseguenze in termini di chiusura di attivita’, licenziamenti di dipendenti, fiorire di lavoro nero e irregolare con tanti saluti alle tanto invocate regole in materia di tutela della saluti. Per questo chiediamo al governo di lanciare un messaggio immediato rassicurando le imprese sulla definizione di una prossima, e certa, riapertura”. “Eppure in queste settimane – accusa la Barone – abbiamo lavorato per capire come rimettere in moto le nostre attivita’, come seguire scrupolosamente le indicazioni dei protocolli sulla sanificazione, sul distanziamento, sull’uso di materiali compatibili: del resto, e’ nostra tradizione da sempre lavorare con materiali sterili e monouso. E invece ci arriva invece uno schiaffo sonoro che penalizza noi, certo, ma anche i cittadini che dopo il lungo lockdown hanno la sacrosanta esigenza di tornare a curare la propria persona”. CNA Benessere e Sanita’, infine, chiede con forza alla Regione e ai Comuni di sostenere in Abruzzo la nostra categoria. “E’ sotto gli occhi di tutti che la nostra e’ quella piu’ penalizzata: prima per la difficolta’ di veder applicate le misure di sostegno al reddito concesse ad altri, e in ragione del fatto che saremo gli ultimi a ripartire: ed e’ per questo che ci attendiamo un sostegno adeguato per tutto questo, non una elemosina, con consistenti aiuti a fondo perduto. A partire dal blocco totale e a tempo indeterminato di tutte le tasse e le imposte locali che gravano sulla nostra categoria”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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