Il cibo e’ diventato la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti in riferimento all’audizione dell’Istat alla Commissione attivita’ produttive della Camera sul Piano strategico del turismo. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di un impatto economico che e’ valutato attorno ai 30 miliardi di euro nel 2022, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre piu’ spesso scelgono il Belpaese come meta delle ferie per i primati a tavola. Una domanda che spinge anche i piccoli borghi dove le presenze del 2022 superano i livelli pre-pandemici del 2019, con un incremento del +13,7 per cento secondo l’Istat. Nei comuni con meno di cinquemila abitanti dove nasce il 92 per cento delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche.
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