Consumi, cresce la spesa delle famiglie del 3,9 per cento

Nel 2023 la spesa delle famiglie in valori correnti è ancora in aumento per l’inflazione. Lo riporta l’Istat diffondendo le stime preliminari della povertà assoluta per l’anno 2023 insieme alle stime preliminari delle spese per consumi delle famiglie. La stima preliminare della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è pari a 2.728 euro mensili in valori correnti, in crescita del 3,9% rispetto ai 2.625 euro dell’anno precedente (Prospetto 1). Tale crescita, tuttavia, risente ancora in larga misura dell’aumento generalizzato dei prezzi (+5,9% la variazione su base annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo); in termini reali, la spesa media si riduce infatti dell’1,8%. La disuguaglianza rimane ancora stabile a 4,9.

Rispetto al 2022, il 2023 è stato caratterizzato da un’inflazione in rallentamento, ma ancora sostenuta, e da segnali di ripresa economica leggermente più deboli (+6,2% la variazione su base annua del Pil in termini correnti, ma solo +0,9% in volume). Nel contempo, il tasso di risparmio lordo delle famiglie consumatrici, nei primi tre trimestri dell’anno, è sceso al 6,6%, dunque molto al di sotto dei valori pre-pandemia, segnalando che le famiglie, per far fronte al forte incremento dei prezzi, hanno diminuito la propria capacità di risparmio.L’aumento delle spese per Consumi delle famiglie è diffuso su tutto il territorio nazionale, ma è più accentuato nel Centro (+5,7%) e nel Mezzogiorno (+4,2%), seguiti dal Nord (+3,1, con una variazione non statisticamente significativa nel Nord-ovest). In valori assoluti, la spesa media più elevata si osserva nel Nord, dove si attesta a 2.965 euro mensili, e nel Centro (2.953 euro), seguiti a maggiore distanza dal Mezzogiorno (2.234 euro).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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