Crif,in 6 mesi oltre 11.200 frodi con furto di identita’

In Italia nel primo semestre 2021 le frodi creditizie mediante furto di identita’ rilevate sono state oltre 11.200 per un danno stimato che supera i 65 milioni di euro, mentre l’importo medio della singola frode si e’ attestato a 5.792 euro, in aumento del 24,2% rispetto a quello rilevato nei primi sei mesi del 2019. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle frodi creditizie e i furti di identita’ realizzato da Crif-MisterCredit. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il lockdown e le misure di restrizione adottate in Italia per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 hanno portato a una maggiore difficolta’ a effettuare frodi “fisiche” in banca e nei punti vendita, analogamente a quanto accaduto con i casi di rapina, riflettendosi in un calo del numero di frodi rilevate (-33,1%). Tra le forme tecniche di credito in cui si registra il maggior numero di eventi fraudolenti spiccano i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto, moto, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, energie rinnovabili, ecc), che continuano a rappresentare la meta’ del totale. Al secondo posto per numerosita’ si trovano le frodi sulle carte di credito, che spiegano un quinto del totale delle frodi (precisamente il 20,4%), seguite da quelle legate ai prestiti personali, in aumento rispetto allo scorso anno, con una quota del 10,6%. Un vero e proprio boom ha interessato i finanziamenti fraudolenti tramite fidi di conto, che, anche se rappresentano il 3,6% del totale delle frodi, risultano piu’ che raddoppiati rispetto ai primi sei mesi del 2019

Per quanto riguarda il tipo di bene in rapporto all’erogato, le categorie piu’ colpite risultano essere intrattenimento/viaggi, consumi/abbigliamento/lusso, spese professionali e trattamenti medici/estetici. Rispetto all’importo dei finanziamenti ottenuti in modo fraudolento, se la media complessiva risulta pari a circa 5.792 Euro, nel 29,6% dei casi il valore risulta inferiore ai 1.500 euro. Nel complesso, rispetto al primo semestre 2019 i casi di frode di importo contenuto sono quasi raddoppiati, mentre risultano in calo quelli con importi compresi tra 10.000 e 20.000 euro e quelli superiori ai 20.000 euro. Dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Crif- Mister Credit emerge che, ancora una volta, la maggioranza delle vittime sono uomini (63,7% dei casi). Relativamente alla distribuzione per fascia di eta’, quella nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi nel primo semestre 2020 e’ quella degli over 60 (+16,6%) seguita dai 51-60enni (+10,3%). In termini assoluti, tuttavia, la fascia piu’ colpita resta quella dei giovani tra 18 e 30 anni, coinvolti in circa 1 caso di frode su 4. In merito alla tipologia del contratto di lavoro, dall’analisi condotta dall’unita’ antifrode Bpo di Crif e’ emerso che l’1,4% delle pratiche di finanziamento di lavoratori dipendenti e’ risultata non conforme, cosi’ come sempre l’1,4% delle pratiche dei lavoratori autonomi contro una incidenza dello 0,24% rilevata per altre categorie come i Cococo. Per quanto riguarda la regione di residenza delle vittime, la ripartizione dei casi mostra una maggiore incidenza del fenomeno in Campania (con oltre 1.500 casi), Lombardia (quasi 1.350), Lazio (oltre 1.300) e Sicilia (quasi 1.200). Rapportando il dato della percentuale di frodi sui volumi di crediti erogati, si evidenziano dei cambiamenti significativi nel ranking, con la Calabria che scala la classifica passando dalla decima posizione alla prima, cosi’ come salgono in graduatoria Sardegna, Abruzzo e Molise.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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