Il settore edile abruzzese registra un calo significativo nel primo trimestre del 2025. Secondo i dati diffusi dalla Filca Cisl, la regione ha perso oltre 2 milioni di euro di massa salari e 243 lavoratori rispetto allo stesso periodo del 2024.
Le province più penalizzate sono Pescara e Chieti, con una diminuzione rispettivamente di 1 milione e 1,5 milioni di euro e un calo di 166 e 257 occupati. In controtendenza Teramo, che mostra un leggero aumento, e L’Aquila, dove la massa salari cresce di 1 milione di euro e i lavoratori aumentano di 301 unità, trainati dalla ripresa dei cantieri legati alla ricostruzione post sisma del 2009 e del 2016.
Il rallentamento era atteso dopo la conclusione dei lavori legati al superbonus 110% e la sovrapposizione degli interventi del PNRR. Negli ultimi tre anni, il comparto edile regionale aveva comunque visto crescere la massa salari di oltre 47 milioni di euro e l’occupazione di oltre 4mila unità.
La Filca Cisl sottolinea la necessità di una fase di qualificazione del settore, attraverso strumenti come la Patente a crediti per le imprese, e annuncia la proposta alla Regione Abruzzo di sperimentare l’intelligenza artificiale nei cantieri per rafforzare la sicurezza dei lavoratori.