Eurostat, sale in Italia il tasso di povertà e tocca il 20,1 per cento nel 2021

Il tasso di rischio di poverta’, ovvero la percentuale delle persone che hanno un reddito inferiore al 60% di quello medio disponibile, in Italia e’ salito passando dal 20% del 2020 al 20,1% del 2021, per 11,84 milioni di persone coinvolte. Lo si legge nelle ultime tabelle Eurostat, secondo cui la percentuale sale al 25,2% (14,83 milioni) se si considerano anche le persone a rischio di esclusione sociale, ovvero quelle che sono a rischio di poverta’ o non possono permettersi una serie di beni materiali o attivita’ sociali o vivono in famiglie a bassa intensita’ lavorativa.

Nel dettaglio, dalle tabelle Eurostat emerge come il tasso di poverta’ in Italia prima dei trasferimenti sociali (escluse le pensioni) sia al 28,5%, in aumento dal 25,3% del 2020. Un segnale questo dell’importanza dei trasferimenti nella riduzione della quota delle persone in difficolta’. Se in Italia la quota di poveri si riduce grazie ai trasferimenti di 8,4 punti, in Germania si riduce di oltre 10 punti (al 15,8%) e in Spagna di 9,5 (al 21,7%). La percentuale dei minorenni in Italia a rischio di poverta’ nel 2021 sale al 26% (dal 25,1% del 2020), mentre quella degli anziani scende al 15,6% (dal 16,8%) grazie alla tenuta delle pensioni ancora non minacciate dall’inflazione esplosa nel 2022. In Germania il tasso di rischio di poverta’ degli anziani over 65 e’ al 19,4%, superiore sia al dato complessivo (15,8%) sia a quello dei bambini con meno di 6 anni (16,8%). Il tasso di rischio di poverta’ e’ maggiore per le donne (20,7%) anche se in calo sul 2020 rispetto a quello degli uomini (19,4%) in aumento sul 2020. Osservando l’esclusione sociale il tasso complessivo e’ salito al 25,2%, con una percentuale del 25,8% per le femmine (in calo dal 26,2% del 2020) mentre per gli uomini si registra un aumento dal 23,6% al 24,4%. Se per le persone con meno di 65 anni il rischio di poverta’ e di esclusione sociale sale dal 26,6% al 27,3%, per gli anziani over 65 si riduce dal 19,4% del 2020 al 18,1% del 2021. Il tasso di rischio di poverta’ ed esclusione sociale sale dal 28,9% al 29,7% per gli under 18 e dal 28,6% al 30,7% per le persone tra i 20 e i 29 anni. L’Italia non e’ un paese per giovani ma soprattutto non per bambini, con una crescita di oltre quattro punti percentuali per i bambini con meno di 6 anni per i quali il tasso di rischio di poverta’ ed esclusione passa dal 27% al 31,6%. In pratica nel 2021 789mila bambini in eta’ prescolare e, nel complesso, 2,85 milioni di minori erano in famiglie con un reddito inferiore al 60% di quello medio o in nuclei con una grave privazione materiale e sociale (misurata dalla loro capacita’ di permettersi una serie di beni materiali o attivita’ sociali) o in una famiglia con un’intensita’ di lavoro molto bassa.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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