Circa 35mila presenze negli stand delle 50 aziende dell’agrifood alla fiera del tartufo svoltasi a L’Aquila. Bilancio positivo per la terza edizione della Fiera internazionale dei tartufi d’Abruzzo, che si è conclusa ieri sera e che per la prima volta si è svolta nella suggestiva location di piazza Duomo, nel cuore del centro storico dell’Aquila, all’interno di una tensostruttura riscaldata di mille metri quadrati.
Riflettori accesi su un settore che in Abruzzo conta circa 5mila tartufai regolarmente tesserati, e che rappresentano una economia che vale milioni di euro, in una edizione che si è fregiata della stretta collaborazione da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Importanti contatti commerciali grazie ai b2b dei produttori abruzzesi con 15 buyers, che operano nei mercati di Stati Uniti, Giappone, Israele, Medio Oriente, Francia, Regno Unito, Estonia e Albania. A tracciare il bilancio dell’evento il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, ideatore della fiera, e firmatario della legge regionale n. 24 del 22 agosto 2022, che l’ha resa un appuntamento fisso e strategico, con l’organizzazione affidata all’Agenzia regionale delle attività produttive (Arap), nel ruolo braccio operativo.