Fondi strutturali europei, la Uil lancia l’allarme sulla spesa effettuata

A più di tre anni dall’avvio della programmazione dei fondi strutturali europei per il 2021-2027, lo stato di avanzamento dei programmi registra un “andamento lento”. Al 28 febbraio di quest’anno, su un totale di 74,9 miliardi di euro, presenta un livello di programmazione al 17,97% (circa 13,5 miliardi di euro), con una spesa effettiva al 5,04% (circa 3,8 miliardi di euro). È quanto emerge da un monitoraggio del servizio Lavoro, coesione e territorio della Uil, sull’attuazione delle politiche di coesione europee 2021-2027, diretto dalla segretaria confederale Ivana Veronese. Per quanto riguarda i programmi regionali, su 48,3 miliardi di euro, gli interventi programmati sono al 18,93% (circa 9,1 miliardi di euro), mentre la spesa effettiva è al 6,21% (circa 3 miliardi di euro). Vanno un po’ meno bene i Programmi nazionali affidati alle amministrazioni centrali dello Stato dove su 26,5 miliardi di euro, gli impegni ammontano al 16,23% (circa 4,3 miliardi di euro), e la spesa effettiva è al 2,91% (772 milioni di euro). Esaminando, poi, i singoli fondi, emerge che nella programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), dedicato alla coesione economica, sociale e territoriale, per far fronte agli squilibri tra le Regioni, su un totale di 44,1 miliardi di euro, gli interventi programmati sono al 15,6% e la spesa effettiva al 4,78%.

Con riferimento al Fondo sociale europeo plus (Fse+), che finanzia interventi per il lavoro, la formazione e l’inclusione, su un totale di 28,6 miliardi di euro, gli interventi programmati sono al 22,18% e la spesa effettiva è al 5,61%. Dai dati del Fondo per la giusta transizione (Jtf), che sostiene gli interventi per le aree della Provincia di Taranto e del Sulcis Iglesiente, si rileva, invece, che su un totale di 1,21 miliardi di euro, gli interventi programmati sono allo 0,61% e la spesa effettiva è allo 0,13%. Infine, in merito al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (Feampa), su un totale di 987 milioni di euro, gli interventi programmati sono al 23,2% e la spesa effettiva è al 5,86%. Studiando la spesa effettiva dei Programmi regionali (Pr), viene in evidenza che la Liguria ha rendicontato il 18,18% delle risorse; l’Emilia-Romagna il 14,43%; il Piemonte il 13,84%; la Lombardia il 12,91%; il Friuli-Venezia Giulia il 12,05%. Molto più indietro la Sicilia che si ferma all’1,19%; l’Umbria al 2,35%; la Sardegna al 2,55%; l’Abruzzo al 3,26%. Il Molise, invece, non ha rendicontato nessuna spesa effettiva. Inoltre, ci sono 3 Programmi nazionali (Pn), che non hanno rendicontato nulla (Scuola e competenze; Inclusione e lotta alla povertà; Giovani, donne e lavoro), mentre hanno rendicontato una spesa effettiva vicino allo zero il Pn Salute, il Pn Cultura e il Pn Sicurezza e legalità. Per quanto riguarda il Pn Capacità per la Coesione, la spesa effettiva si attesta all’11,96% e il Pn Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale all’8,56%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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