Guerra in Ucraina, l’Ue teme per l’accesso ai generi alimentari per le fasce sociali piu’ deboli

La Commissione europea presentera’ mercoledi’ una comunicazione su come salvaguardare la sicurezza alimentare. Nelle bozze del documento, l’Esecutivo avrebbe sottolineato che ad essere a rischio e’ soprattutto l’accesso ai generi alimentari per le fasce sociali piu’ deboli. “Particolare attenzione dovrebbe essere prestata ai piu’ vulnerabili”, si legge nel testo, “compresi i rifugiati dall’Ucraina e le famiglie a basso reddito gia’ colpite dai prezzi elevati dell’energia e che ancora soffrono per lo shock socioeconomico causato dalla pandemia di Covid”. Ma i rischi per i cittadini Ue riguardano anche la qualita’ degli alimenti. Nel 2008, altro periodo di forti aumenti dei prezzi, “le famiglie – si osserva nella comunicazione – sono passate a prodotti piu’ economici che tendono ad essere cibi ricchi di calorie e poveri di nutrienti” (cioe’ privi di vitamine, minerali e fibre che sono essenziali per salute). Di natura globale e’ invece l’allarme sull’approvvigionamento che giunge da Bruxelles.

In Italia “al momento c’e’ la difficolta’ evidente di garantire il reddito agli agricoltori, ma non ci sono segnali critici rispetto agli approvvigionamenti, non avremo gli scaffali vuoti”, ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli a margine del Consiglio Ue in corso a Bruxelles. Coldiretti pero’ ricorda che l’aumento dei prezzi sta mettendo a rischio la sicurezza alimentare di ben 5,6 milioni di italiani che vivono in condizioni di poverta’. E chiede di sbloccare al piu’ presto 200 milioni di euro per acquistare alimenti di base da consegnare agli indigenti.

“Dobbiamo affrontare seriamente la sfida della sicurezza alimentare mondiale – ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian – conosciamo l’ampiezza della produzione di cereali in Ucraina e Russia e vediamo le conseguenze della guerra: l’impossibilita’ di seminare, di raccogliere, di esportare. Dobbiamo occuparci di questa nuova situazione rapidamente”. Gli occhi sono puntati su Nord Africa e Medio Oriente, dove l’incremento dei prezzi dei generi alimentari potrebbe aumentare la poverta’ e l’instabilita’, come fu all’inizio delle ‘Primavere arabe’.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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