Il patrimonio culturale in Abruzzo e le opportunità del Pnrr

Una mappatura dettagliata dei beni culturali censiti, territorio per territorio, oltre che dei visitatori dei musei abruzzesi, affinché si possano valutare le basi sulle quali investire attraverso il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). È questo l’oggetto dell’ultimo approfondimento di Osservatorio Abruzzo, stavolta dedicato all’immenso patrimonio culturale in Abruzzo: chiese, edifici storici, complessi monumentali, ma anche musei, biblioteche, oggetti e tradizioni antiche, portali secolari e rituali arcaici. La crescita socio-economica della regione, offerta dal Pnrr, può e deve passare anche dalla cultura, intesa anche come messa a rete delle infrastrutture di un sistema dinamico e multiforme. Basti pensare che prima della pandemia in Italia erano attive 291mila imprese legate alla cultura, che impiegavano circa 1,5 milioni di occupati, per un valore aggiunto che nel 2018 era di circa 96 miliardi di euro. Nel parlare comune, il concetto di “patrimonio culturale” di un territorio evoca una molteplicità di aspetti, attinenti alla sua storia, architettura, paesaggio, tradizioni e tipicità locali, usi e costumi. Nel 2018 in Abruzzo erano censiti 3.909 beni culturali. Complessivamente, parliamo di 3 beni censiti ogni 1.000 residenti nella regione, un dato piuttosto in linea con la media nazionale (3,4). Tra le province spicca il dato dell’Aquila. In questo territorio sono 6,7 i beni culturali censiti ogni 1.000 residenti, oltre il doppio della media regionale. Nel contesto abruzzese, quella del capoluogo è anche l’unica provincia che supera la media nazionale. Si attestano infatti su valori inferiori le province di Chieti (2,1), Teramo (1,9) e Pescara (1,6). Osservando i dati comune per comune, emerge come i capoluoghi rispecchino l’ordine delle rispettive province. L’Aquila è di gran lunga la città con più beni culturali censiti: 690 di cui 679 architettonici e 11 archeologici. In rapporto a una popolazione di circa 70mila residenti, parliamo di poco meno di 10 beni culturali ogni mille abitanti. Tra i capoluoghi, Chieti si colloca al secondo posto con 176 beni culturali, di cui 131 architettonici e 45 archeologici a fronte dei circa 50mila abitanti (3,5). Seguono Teramo (3,2) e Pescara (1). Tra le altre città maggiori, Avezzano (2,2) e Vasto (2) superano ampiamente il rapporto di Montesilvano (0,2). Nel comune del pescarese infatti vivono circa 54mila abitanti e risultano censiti 13 beni culturali.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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