In Abruzzo sono attivi 676 minimarket e supermercati indipendenti, con un totale di 2.451 addetti. È uno dei dati principali emersi dal rapporto presentato a Teramo durante l’assemblea annuale di Fiesa Confesercenti, dedicata all’impatto dell’inflazione e del calo demografico sul commercio alimentare di prossimità.
L’analisi evidenzia che tra il 2019 e il 2022 i fatturati delle attività indipendenti sono aumentati leggermente, mentre i costi delle materie prime hanno registrato incrementi più marcati, riducendo la redditività. Nonostante le difficoltà, il settore mostra una tenuta superiore rispetto alla rete tradizionale: la diminuzione dei punti vendita risulta più contenuta e l’occupazione si mantiene stabile, con oltre il 60% degli addetti rappresentato da donne.
Nel corso dell’incontro, Fiesa Confesercenti ha richiamato la necessità di interventi mirati per sostenere la microdistribuzione alimentare. Tra le proposte avanzate figurano il rafforzamento dei Distretti del Commercio, il riconoscimento dei negozi essenziali come infrastrutture territoriali e la riduzione dei costi fissi, in particolare quelli legati al lavoro, per garantire la continuità delle attività nei territori.
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