In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere

In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere, con 358 mila lavoratori provenienti da 164 Paesi diversi impegnati in campi e stalle fornendo piu’ del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati, nel sottolineare che l’agricoltura rappresenta uno straordinario elemento di integrazione per gli stranieri che arrivano Italia, un Paese che dall’altra parte ha necessita’ di mettere in campo tutte le risorse per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina su mercati e produzioni. Sono molti i distretti agricoli dove i lavoratori immigrati sono una componente integrata nel tessuto economico e sociale, ricorda la Coldiretti, come nel caso della raccolta delle fragole nel Veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in Piemonte. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato, ma cresce anche la presenza di stranieri alla guida delle imprese agricole con quasi 17 mila titolari di nazionalita’ diversa da quella italiana Secondo la Coldiretti, occorre velocizzare il rilascio dei nulla osta per consentire ai lavoratori extracomunitari, gia’ ammessi con il decreto flussi, di arrivare in Italia. Non e’ possibile che per colpa della burocrazia le imprese perdano il lavoro di una intera annata agraria. Rispetto all`anno scorso, precisa la Coldiretti, le quote di lavoratori extracomunitari ammessi per decreto in Italia e’ stato alzato a 69 mila e di questi, la parte riservata all`agricoltura e’ di 42 mila posti, a fronte dei quali sono pero’ pervenute circa 100 mila domande

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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