Inail, in calo le denunce di infortunio

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel mese di gennaio 2024 sono state 42.166, in aumento del 6,8% rispetto alle 39.493 del primo mese del 2023, in diminuzione del 26,8% sul 2022. Le denunce di infortunio con esito mortale – riferisce l’Inail – sono state 45, due in piu’ di quelle registrate nel primo mese del 2023, una in meno sul 2022, quattro in piu’ sul 2021, sette in meno sul 2020 e una in piu’ sul 2019.

I dati sugli infortuni evidenziano per il primo mese di quest’anno un incremento rispetto a gennaio 2023 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 34.248 del 2023 ai 36.414 del 2024 (+6,3%) sia di quelli in itinere, occorsi cioe’ nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, passati da 5.245 a 5.752 (+9,7%). Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un aumento del 4,2% nella gestione Industria e servizi (dai 30.925 casi del 2023 ai 32.215 del 2024), del 9,1% in Agricoltura (da 1.545 a 1.685) e del 17,7% nel Conto Stato (da 7.023 a 8.266). L’analisi territoriale evidenzia una crescita delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: piu’ consistente nel Nord-Ovest (+9,9%), seguito da Nord-Est (+6,6%), Centro (+4,8%), Sud (+4,7%) e Isole (+3,1%). Tra le regioni con i maggiori incrementi percentuali si segnalano Molise (+17,2%), provincia autonoma di Trento (+16,4%), Puglia (+13,9%) e Valle d’Aosta (+13,5%), mentre Abruzzo e Basilicata in controtendenza segnano rispettivamente decrementi dell’11,6% e dell’1,4%. L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+6,3%) sia quelli extracomunitari (+11,9%), mentre i comunitari registrano un calo del 3,0%.

Per quanto riguarda i casi mortali, l’Inail nota un incremento rispetto a gennaio 2023 solo dei casi in itinere, passati da 9 a 12, mentre quelli in occasione di lavoro sono scesi da 34 a 33. L’aumento ha riguardato l’Industria e servizi (da 37 a 39 denunce) e il Conto Stato (da 0 a 1), mentre l’Agricoltura passa da sei a cinque decessi. Dall’analisi territoriale emerge un incremento nel Nord-Ovest (da 16 a 17 casi), nel Nord-Est (da 6 a 10) e al Sud (da 6 a 7), un calo al Centro (da 12 a 8) e una stabilita’ nelle Isole (3 decessi in entrambi i periodi). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la provincia autonoma di Bolzano (+4) e il Lazio (+3), mentre per i cali piu’ evidenti la Puglia e la Toscana (-4 ciascuna). In aumento le denunce dei lavoratori italiani (da 31 a 32) e comunitari (da 2 a 4), mentre diminuiscono quelle degli extracomunitari (da 10 a 9). Infine, le denunce di malattia professionale sono state 6.218, in aumento di 1.462 casi rispetto allo stesso mese del 2023 (+30,7%). I dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno mostrano incrementi in tutte e tre le gestioni assicurative dell’Istituto: Industria e servizi (+30,9%, da 3.974 a 5.203 casi), Agricoltura (+27,6%, da 743 a 948) e Conto Stato (+71,8%, da 39 a 67). L’analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce soprattutto al Sud (+39,3%), seguito da Centro (+34,3%), Nord-Est (+26,9%), Isole (+24,3%) e Nord-Ovest (+10,8%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel primo mese del 2024, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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