Da un’indagine dell’Istituto di ricerca Ue Esener condotta dall’Eu-Osha si apprende, che, “nonostante l’uso sempre più diffuso delle nuove tecnologie, soltanto nel 24% dei luoghi di lavoro si discute del loro potenziale impatto sulla salute e sulla sicurezza” degli occupati. Se ne è parlato stamattina all’evento che si svolge nella sede dell’Inail incentrato proprio sui pericoli dall’impiego di strumenti digitali nell’attività lavorativa, per i quali è stata predisposta una campagna informativa ‘ad hoc’ (“Ambienti di lavoro sani e sicuri” 2023-2025, promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro Eu-Osha). La digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e la robotica offrono opportunità di sviluppo e crescita, è stato puntualizzato, “ma allo stesso tempo rendono urgente una riflessione sulle modalità della loro integrazione nei luoghi di lavoro e sui nuovi rischi che ne derivano, da affrontare con politiche di prevenzione specifiche” rileva l’indagine.
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