Nel primo semestre del 2025 l’Abruzzo è tra le regioni italiane con il maggiore aumento di ore di cassa integrazione guadagni (Cig) autorizzate. Secondo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, la crescita è stata del 168,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, passando da 3,9 a 10,6 milioni di ore. L’incremento è tra i più alti a livello nazionale, dietro solo a Molise (+254%) e Basilicata (+209%).
Tra le province abruzzesi, Pescara registra un aumento del 253%, con oltre 560 mila ore, mentre Chieti cresce del 242,5% superando i 6,5 milioni di ore. Seguono L’Aquila (+89,8%) e Teramo (+83,2%), con rispettivamente 1,7 e 1,7 milioni di ore.
L’aumento della Cig straordinaria, che a livello nazionale è cresciuta del 46,4%, indica difficoltà nei comparti manifatturieri, in particolare nell’automotive e nella metallurgia, che incidono fortemente anche sull’economia regionale.
Secondo la CGIA, l’Italia ha oggi un milione di occupati in più rispetto al 2022, ma la produttività e le retribuzioni restano ferme. Il rischio, sottolinea l’associazione, è che senza un rapido utilizzo delle risorse del PNRR si apra una nuova fase di crisi industriale, che in Abruzzo si manifesta già nel ricorso crescente agli ammortizzatori sociali.
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