Lavoro, nel 2022 le imprese hanno aumentato gli addetti del 4,6 per cento

Le imprese italiane nel 2022 hanno messo a segno un aumento degli addetti di quasi 843mila unità (per la precisione 842mila 611), con un incremento del 4,6% rispetto al 2021. Il numero degli addetti totali delle imprese attive italiane, infatti, è aumentato da 18,151 milioni di dicembre 2021 a 18,994 milioni di dicembre 2022. Tutte le regioni a fine 2022 presentano livelli occupazionali superiori a quelli pre-pandemia. E’ quanto emerge dall’indagine realizzata dall’Ufficio Stampa e Comunicazione della Camera di Commercio dell’Umbria sulla base dei dati aggiornati del Sistema camerale. Un anno il 2022, si legge nel documento, in cui va ricordato che il Pil italiano, nonostante gli effetti della guerra in Ucraina combinati con quelli del riassetto post-Covid delle filiere produttive e dei servizi, è cresciuto del 3,9% al netto dell’inflazione, dopo essere aumentato, sempre in termini reali, del 6,7% nel 2021.

Nel dettaglio dell’indagine, Valle d’Aosta (+10,3%), Trentino Alto Adige (+7,6%), Campania (+5,6%), Sicilia (+5,6%) e Sardegna (+5,3%) sono le cinque regioni in cui nel 2022 gli addetti delle aziende sono cresciuti percentualmente di più, mentre le cinque regioni con gli incrementi più limitati sono Basilicata (+2,3%), Marche (+3%), Veneto (+3,4%) e Liguria (+3,7%, a pari merito con il Piemonte). Guardando all’interno delle circoscrizioni territoriali del Paese nel Nord-Est la performance occupazionale migliore delle imprese nel 2022 la evidenzia il Trentino Alto-Adige (+7,6%) e quella meno consistente il Veneto; (+3,4%); nella circoscrizione Nord-Ovest la crescita percentuale più elevata degli addetti è in Valle d’Aosta (+10,3%), seguita dalla Lombardia (+4,8%), mentre quella più bassa è in Liguria (+3,7%); Nel Centro in testa il Lazio (+5,3%) e in coda le Marche (+3%), mentre nel Mezzogiorno d’Italia la Campania (+5,6%) è in vetta e la Basilicata è in coda (+2,3%). A livello di aumenti assoluti di addetti, invece, in testa ci sono ovviamente le regioni più grandi (Lombardia +180mila 396, Lazio +90mila 849, Campania +72mila 486, Emilia-Romagna +71mila 767, Veneto +61mila 005). Se, nel primo trimestre 2022, un’indagine della Camera di Commercio dell’Umbria aveva dimostrato che c’erano ancora quattro regioni (Emilia Romagna, Marche, Toscana, Valle d’Aosta) che sui livelli occupazionali delle imprese erano ancora sotto i livelli pre-Covid, alla fine del 2022 tutte le regioni italiane non solo hanno recuperato tali livelli, ma li hanno decisamente superati (a dicembre 2022 gli addetti delle imprese italiane sono quasi 932mila in più rispetto a dicembre 2019, con un aumento del 5,2%). La corsa maggiore negli ultimi due anni l’hanno messa in mostra tutte regioni del Mezzogiorno: Sicilia (+10,3%), Campania (+10,1%), Puglia (+8%), Calabria (+7,2%) e Sardegna (+7,1%). La spinta al rimbalzo occupazionale è stata invece minore in Liguria (+2,1%), Marche (+2,5%), Piemonte (+2,5%), Veneto (+2,8%) e Toscana (+3,2%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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