Manovra, con l’indicizzazione delle pensioni -10,2 miliardi in 3 anni

Il nuovo meccanismo di indicizzazione delle pensioni contenuto in manovra consente una minor spesa al netto degli effetti fiscali di complessivi 10,2 miliardi nel triennio 2023-25. E’ quanto emerge dal testo complessivo della legge di Bilancio arrivato in Parlamento. Dalla misura emergono risparmi per 2,1 miliardi nel 2023, 4,1 miliardi nel 2024 e 4 miliardi nel 2025. Sul fronte delle spese, invece, i vari interventi nel settore della previdenza hanno un costo che supera i 3,4 miliardi nel triennio: nello specifico, l’introduzione in via sperimentale di quota 103 costa (sempre al netto degli effetti fiscali) circa 2,17 miliardi (571 milioni nel 2023, 1,2 miliardi nel 2024 e 405 milioni nel 2025); la proroga di Ape sociale e Opzione donna costa complessivamente 674 milioni; l’incremento delle pensioni minime circa 589 milioni nel triennio (210 milioni nel 2023 e 379 milioni nel 2024). L’incentivo al trattenimento in servizio dei lavoratori, il cosiddetto ‘bonus Maroni’, costa invece una quarantina di milioni (al netto degli effetti fiscali) in tre anni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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