E’ stato presentato ufficialmente nella sede di Pescara della Regione Abruzzo il “Consorzio di tutela del maiale nero d’Abruzzo”. Sono 7 le aziende associate, 20 gli allevatori censiti, e una produzione di oltre 600 capi ogni anno. La carne del maialino nero, presente in Abruzzo nella metà degli anni ’50 e poi sostituito con la produzione del maiale chiaro industriale, è considerata pregiata e di qualità; la produzione viene svolta principalmente nelle aree interne della regione. L’iniziativa, dopo un percorso di ricerca, è stata promossa dall’Università degli Studi di Teramo, facoltà di veterinaria, e finanziata dalla misura innovazione del Psr. “Puntiamo molto sulla qualità e sull’innovazione – ha esordito l’assessore Dino Pepe -. Il recupero delle eccellenze e la valorizzazione delle micro-produzioni rappresentano la nuova frontiera dell’agricoltura di qualità. Il Consorzio del maiale nero favorisce l’aggregazione, punta sulla biodiversità e vede protagonisti i giovani allevatori”. Il progetto è stato coordinato da Giuseppe Martino, professore dell’Università di veterinaria di Teramo. Il consorzio del maialino nero d’Abruzzo sarà presente anche al prossimo salone del gusto di Torino.
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