Più pensioni che occupati in Abruzzo, Pescara unica provincia con saldo positivo

Nel 2024 in Abruzzo il numero di pensioni erogate ha superato quello degli occupati, confermando un quadro di squilibrio demografico e occupazionale. Secondo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, nella regione sono state registrate 517.433 pensioni a fronte di 507.890 lavoratori, con un saldo negativo di 9.543 unità.

A livello provinciale, solo Pescara presenta un bilancio positivo: 126.904 occupati contro 123.357 pensioni, pari a un saldo di +3.547. Seguono Teramo con -4.759, Chieti con -2.270 e L’Aquila con -6.061, tutte in territorio negativo. Pescara risulta inoltre tra le pochissime province del Mezzogiorno con più occupati che pensionati, insieme a Matera, Bari, Cagliari e Ragusa.

Il rapporto della CGIA evidenzia anche un altro dato significativo: l’Abruzzo è tra le regioni italiane con la forza lavoro più anziana. L’indice di anzianità dei dipendenti privati, che misura il numero di over 55 ogni 100 under 35, è pari a 77,5, il quarto valore più alto del Paese dopo Basilicata, Sardegna e Molise.

Tra il 2025 e il 2029 in Abruzzo oltre 64mila persone lasceranno il lavoro, di cui circa 31mila nel settore privato. L’Ufficio studi della CGIA sottolinea la necessità di ampliare la base occupazionale e di favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, per evitare che lo squilibrio tra pensionati e lavoratori comprometta la tenuta economica e sociale del territorio.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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