Quattro imprese su 10 hanno innovato anche nel 2020

Quattro imprese su 10 hanno innovato anche nel 2020 per contrastare gli effetti della pandemia. E’ quanto mostra un approfondimento sulle strategie imprenditoriali contenuto nell’indagine effettuata da Sicamera e InfoCamere su oltre 32mila imprese nell’ambito del progetto Sisprint (Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali) condotto da Unioncamere e dall’Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal PON Governance e Capacita’ Istituzionale 2014-2020. Tra quanti hanno messo in atto contromisure, le scelte sono andate sull’investimento in nuove linee di produzione (o nella sostituzione delle stesse: 13,7%), nella formazione del personale (13,3%), nella strumentazione informatica e delle telecomunicazioni (12%). Il 7,8% delle imprese ha destinato risorse alla ricerca ed allo sviluppo, il 7,1% ai mezzi di trasporto ed il 5,8% all’acquisto di nuovi immobili o al loro ampliamento.

A puntare sull’Ict sono state soprattutto le imprese di Bolzano, Lazio, Veneto, Liguria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Sardegna, quelle che operano nei servizi di informazione e comunicazione (33,8%), le attivita’ professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto (22%), l’istruzione, sanita’ e assistenza sociale (18,9%) ed il commercio, trasporto e magazzinaggio (13,1%). La quota di investitori in Ict sale al crescere della dimensione di impresa. Le quote piu’ consistenti di imprese che hanno investito in ricerca e sviluppo nel 2020 si trovano in Campania (9,2%), Lombardia (9%), Emilia Romagna (9%), Veneto (8,7%) e Piemonte (8,2%). Anche in questo caso sono i servizi di informazione e comunicazione (21,6%) a mostrare la quota piu’ elevata di imprese che ha investito in R&S, seguiti dall’industria manifatturiera (14,1%) e dalle attivita’ professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto (12,8%). Come per l’Ict, al crescere della dimensione di impresa, cresce la quota di imprese che investe nell’area considerata. Gia’ nell’ultimo triennio, comunque il 19,1% delle imprese aveva puntato a rafforzare il commercio elettronico. Su questo filone, tra il 2018 e il 2020, avevano investito soprattutto le imprese di Campania (25,5%), Abruzzo (23,9%), Valle d’Aosta (23,2%), Lazio (22,5%) e Basilicata (22,2%), ed in particolare quelle del commercio, trasporti e magazzinaggio (27%) e dei servizi di alloggio e ristorazione (23,5%) e le imprese minori (fino a 9 addetti: 19,9%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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