Rapporto Bankitalia, economia abruzzese stabile nel 2025 con crescita dello 0,6 per cento e occupazione in aumento

Nel 2025 l’economia dell’Abruzzo ha mantenuto un andamento complessivamente stabile. Secondo l’indicatore ITER della Banca d’Italia, nel primo semestre l’attività produttiva è cresciuta di circa lo 0,6 per cento, in linea con il dato nazionale e con l’anno precedente.

Nel comparto manifatturiero, il clima di fiducia si è stabilizzato sui livelli minimi del 2022. È proseguito il calo della produzione di veicoli commerciali leggeri, principale voce dell’automotive regionale, ma la contrazione è stata compensata dalla crescita dell’export di prodotti farmaceutici, macchinari, gomma, plastica, minerali non metalliferi e alimentari. Le imprese abruzzesi con più di 20 addetti hanno registrato un fatturato stabile nei primi tre trimestri e prevedono un miglioramento per la fine dell’anno e per l’inizio del 2026. Gli investimenti sono in lieve aumento, ma il contesto geopolitico frena la propensione alla spesa per il prossimo anno.
Questi in sintesi di dati dell’Aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia sull’economia dell’Abruzzo presentato all’Aquila dal responsabile della filiale dell’Aquila di Bankitalia, Mario Sica, affiancato dai responsabili del settore Ricerca economica, Alessandro Tosoni e Roberto Felice, e dai funzionari Valter Di Giacinto e Alessandro Pietropaoli.

Il settore delle costruzioni ha beneficiato in modo significativo dei cantieri finanziati dal PNRR e delle attività di ricostruzione post-sisma, che hanno sostenuto i livelli produttivi. La ripresa del mercato immobiliare è stata rafforzata dal miglioramento delle condizioni di credito. Nel terziario, commercio e turismo hanno mostrato segnali positivi, con flussi in crescita sia di visitatori italiani sia stranieri.

Il mercato del lavoro regionale ha proseguito la fase di espansione, trainato dalle costruzioni e dal lavoro autonomo. È aumentata la partecipazione e si è ridotto il tasso di disoccupazione, mentre il ricorso agli ammortizzatori sociali è rimasto elevato in alcune aree industriali. I redditi delle famiglie sono cresciuti in termini reali nel primo semestre, sostenuti dall’occupazione.

Sul fronte creditizio, i prestiti alle imprese sono tornati a crescere, soprattutto per le realtà di maggiori dimensioni, e quelli alle famiglie hanno beneficiato della ripresa dei mutui e del credito al consumo. La qualità degli affidamenti bancari è migliorata, mentre i depositi hanno mostrato un rallentamento, a fronte di una maggiore preferenza per investimenti in titoli.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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