Il 67,7% della popolazione italiana maggiorenne, ossia 31.350.000 di individui ha effettuato qualche tipo di gioco nel 2020. Sono stati stimati, tuttavia, circa 4,4 milioni di giocatori illegali – derivanti da modalita’ off-line (3.240.000 di individui) e da modalita’ online (1.760.000 di individui) – 600.000 dei quali evidentemente ricadono nella dimensione dell’illegalita’ per entrambi i canali di gioco. Il dato emerge dal rapporto curato dalla Luiss business school e da Ipsos “Il gioco in Italia, tra legalita’ e illegalita’”, presentato oggi. I giocatori illegali sono prevalentemente uomini (71%), mediamente piu’ giovani del totale dei giocatori (eta’ media 41 anni vs 47 dei giocatori negli ultimi 12 mesi), risiedono un po’ di piu’ nel Sud e Isole (44% vs 38% giocatori negli ultimi 12 mesi). Il giocatore illegale non e’ un soggetto ai margini della societa’, bensi’ e’ una persona ben integrata nel tessuto sociale, con molteplici interessi: nel 72% dei casi lavora (vs 58% della media dei giocatori), nel 14% dei casi ha un tenore sopra la media (vs 7% della media dei giocatori); dichiara un livello di attivismo culturale e sociale superiore alla media (il 43% dei giocatori illegali pratica volontariato, il 46% partecipa ad associazioni culturali, il 50% fa donazioni). Solo il 44% dei giocatori illegali online verifica che sui siti ci sia il simbolo dei monopoli (47% tra il totale dei giocatori), gli altri si affidano alle recensioni (39% vs 42% del totale) e al consiglio di conoscenti o amici (41% vs 30% del totale).
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