“A due settimane dal termine del reddito di cittadinanza per 29.300 persone in Abruzzo e 8.200 in Molise, nulla si sa dell’Assegno di Inclusione, la nuova misura introdotta dal Governo per superare l’RdC”. Lo si legge in una nota della Cgil di Abruzzo e Molise. “Nonostante le persone coinvolte vivano queste problematiche, ad oggi il Governo non ha ancora emanato il decreto che definisca modalità e tempi per l’invio delle domande di Assegno di Inclusione, rischiando inevitabilmente di generare ritardi, disservizi ed incertezze. A farne le spese saranno le famiglie più deboli: quelle che non avranno i soldi necessari a sostenere le spese quotidiane per i bambini, per gli anziani o per i disabili che si trovano ad accudire. Oggi, per loro, l’importo medio del sussidio mensile è di 530 euro, ma il rischio reale è che a gennaio rimangano senza nulla. Inoltre, anche il pagamento dei 350 euro mensili previsti stenta a partire: ad ormai 4 mesi dall’avvio ancora non è chiaro il rapporto tra Centri per l’Impiego ed INPS ed a farne le spese sono più di cinquemila persone lasciate, in Abruzzo e Molise, senza nessun sostegno, in balia di informazioni che non ci sono, corsi che non partono e lavoro che non c’è. Ora, anche i più fragili, quelli che non sarebbero stati lasciati indietro, rischiano di vivere le stesse dinamiche. Poveri e fragili che scontano la distanza tra le fasce sociali più deboli ed un Governo che è più interessato a banche e condoni fiscali”.
Tags reddito di cittadinanza tariffe
Controllate anche
Assicurazioni contro le calamità, Cna Abruzzo chiede una proroga
Posticipare l’obbligo sancito dal Governo nazionale di dotarsi di specifiche polizze assicurative contro i “danni …