Crescita “lenta” del Pil in Italia: l’industria resta “debole” e “fiacche” le attese, rallentano i servizi secondo il report di congiuntura flash di luglio di Confindustria. Nel secondo trimestre, spiega il Csc, i servizi hanno frenato pur restando in crescita, l’industria prosegue il calo (nonostante il recupero di maggio). Buoni segnali per i consumi; investimenti ed export tengono ma non trascinano. Il timido taglio Bce ancora non si legge nei tassi per famiglie e imprese. L’inflazione ancora alta in Eurozona e Usa rallenta la discesa dei tassi. Sale il prezzo del petrolio.
Dopo il rimbalzo del fatturato Istat in aprile, segnala Confindustria, l’Rtt per i servizi (CSC-TeamSystem) ha segnalato una flessione nel settore a maggio. E a giugno il Pmi ha continuato a ridursi (53,7 da 54,2), pur rimanendo in zona espansiva, mentre la fiducia delle imprese e’ scesa ininterrottamente da aprile a giugno. Nel secondo trimestre, dunque, i servizi potrebbero aver rallentato (dopo il +0,3% nel primo). L’industria e’ ancora “debole”, secondo il CSC. Il fatturato dell’industria ha recuperato in aprile (+0,8% in volume), ma l’indice Rtt anticipa una lieve flessione a maggio (-0,4%). La produzione, dopo 4 mesi in calo, e’ risalita solo di +0,5% a maggio: -1% acquisito nel secondo trimestre. “Fiacche” le prospettive: a giugno, l’Hcob pmi e’ rimasto quasi fermo su valori recessivi (45,7 da 45,6), la fiducia delle imprese continua a oscillare su bassi livelli, l’indagine CSC su grandi imprese mostra un aumento dei rischi di peggioramento nelle stime sulla produzione.