Ristorazione, l’87% degli imprenditori ha registrato un aumento della bolletta energetica

Nel  settore della ristorazione l’87% degli imprenditori ha registrato un aumento della bolletta energetica fino al 50% e del 25% per i prodotti alimentari. La ripresa, dunque, sembra allontanarsi: per 6 imprese su 10 il ritorno ai fatturati pre-Covid non arriverà prima del 2023. Incertezza che si acuisce a causa della minore propensione degli italiani a spendere in bar e ristoranti dovuta principalmente, secondo il 43% degli imprenditori, agli effetti del carovita e al perdurare di indice di fiducia negativo. E intanto non si ferma l’emergenza occupazionale, con 194mila professionisti di bar e ristoranti persi nel periodo della pandemia. Questa l’impietosa fotografia scattata dall’ufficio studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, nel suo tradizionale rapporto annuale, realizzato in collaborazione con Bain&Company e Tradelab, e presentato stamattina a Roma.

Sono 23.000 le imprese nel settore ristorazione che nel 2021 hanno cessato l’attività, contro le 8.942 che invece l’hanno avviata. Un saldo negativo per quasi 14mila unità e che conferma per il secondo anno la forte frenata della nascita di nuove imprese e la contestuale accelerazione di quelle in chiusura, che nel biennio 2020/2021 toccano la soglia di 45 mila cessazioni. Inoltre, per l’86% delle imprese che hanno retto il colpo della pandemia il fatturato nel 2021 è ancora sotto le soglie del 2019, a fronte di consumi che, sempre rispetto a tre anni fa, si sono ulteriormente ridotti di 24 miliardi di euro.E le prospettive di crescita nel 2022 sono condizionate negativamente dall’aumento dei costi di gestione (per 62,9% degli imprenditori intervistati nel report), a cui non tutte le imprese della ristorazione stanno adottando le necessarie contromisure nei riguardi degli aumenti dei costi, avverte Confcommercio: a febbraio 2022 lo scontrino medio è salito solo del 3,3% rispetto a un valore generale dei prezzi aumentato del 5,7%. E il 56,3% di bar e ristoranti non prevede infatti di rivedere a breve il rialzo dei propri listini prezzi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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