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Abruzzo Attrattivo compie dieci anni e per l’occasione cambia location e cresce ancora nella forma e nei contenuti. La manifestazione, divenuta l’evento professionale di riferimento per il turismo attivo ed esperienziale dell’intera Regione, si terrà infatti il 13 e 14 novembre al Pala Becci del Marina di Pescara ed il 3 dicembre al Palazzetto dei Nobili di L’Aquila. Per presentare l’evento questa mattina, nella sala Corradino d’Ascanio del Consiglio regionale d’Abruzzo in piazza Unione a Pescara, hanno voluto essere presenti il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega al turismo Daniele D’Amario, il direttore regionale di Confesercenti Lido Legnini, Antonella Ballone presidente della Camera di commercio Gran Sasso, la dirigente del settore promozione della Camera di commercio Chieti Pescara Tosca Chersich, che hanno affiancato gli organizzatori rappresentati da Paolo Setta, presidente della federP.A.T.E. Federazione dei professionisti del turismo attivo ed esperienziale di Confesercenti, Gianni Taucci, coordinatore regionale della federazione. «Abbiamo bisogno di confrontarci, di ritrovarci per scambiare opinioni, formarci ed evolverci, dobbiamo ascoltare e studiare cosa accade fuori dalla nostra Regione ed aprire le nostre convinzioni ad un contagio plurale e formativo, insieme dobbiamo e possiamo sollevare il pensiero critico e metterlo a disposizione di una contaminazione professionale ed istituzionale che ci permette di essere plurali e quindi tutti migliori, per fare questo c’è bisogno che ogni operatore turistico, ogni professionista, insieme ad ogni rappresentate delle istituzioni ed amministrazioni pubbliche, mettano da parte gli individualismi, per iniziare a pensare ed agire in maniera sistemica e collegiale, dobbiamo farlo per un futuro che ha estremamente bisogno di fare sistema, in Abruzzo e per l’Abruzzo» spiega Paolo Setta, «Il Turismo oggi rappresenta una straordinaria opportunità per tutti, è un fenomeno che migliora la società moderna, perchè è un fenomeno planetario e può essere un fenomeno positivo non solo per chi viaggia, ma se correttamente praticato e giustamente regolamentato, può rappresentare valore aggiunto anche per i luoghi e le comunità che li vivono ».
