Unimpresa, i tassi di interesse alti non frenano la crescita dei mutui

Gli alti tassi di interesse non frenano la crescita dei mutui: nell’ultimo anno, i crediti destinati all’acquisto di abitazioni sono aumentati di 10 miliardi di euro, in salita del 2,35%. È quanto emerge dal rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale lo stock degli impieghi delle banche verso le imprese e le famiglie è calato, al netto delle cartolarizzazioni, dell’1,28%, dai 1.330 miliardi di aprile 2022 ai 1.313 miliardi di aprile 2023.

Ma i prestiti bancari viaggiano a doppia velocità con un campanello d’allarme che suona per l’intero settore creditizio. Da aprile 2022 ad aprile 2023, sono saliti di oltre 7 miliardi di euro (+1%) i finanziamenti delle banche alle famiglie, mentre sono calati di oltre 24 miliardi (-3,6%) quelli destinati alle aziende. In totale: meno 17 miliardi ai privati tra il primo quadrimestre del 2022 e i primi quattro mesi dell’anno in corso, ma il calo è stato attenuato sia dalla crescita del credito al consumo (quello destinato all’acquisto di smartphone e automobili), aumentato del 4,7% con più 5 miliari, sia dalla corsa dei mutui immobiliari, aumentati del 2,3% con una impennata che sfiora i 10 miliardi. Nel frattempo, complice il rallentamento della crescita economica e il rialzo dei tassi d’interesse, è tornato a crescere l’ammontare delle sofferenze che ad aprile scorso, dopo un lungo periodo di tendenza in diminuzione, sono arrivate di nuovo oltre quota 15 miliardi di euro, in calo di 1,3 miliardi su base annua, ma in salita, rispetto a dicembre 2022, di oltre un miliardo.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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