“Il settore Fashion & Luxury si conferma anche quest’anno uno tra i più attrattivi per investitori e operatori finanziari, spinto da una serie di fattori positivi come la normalizzazione del comportamento dei consumatori e l’allentamento di problematiche come il costo dell’energia, il prezzo delle materie prime e le difficoltà relative alla catena di approvvigionamento. A trainare la crescita del settore è il segmento dei Personal Luxury Goods che ha registrato un aumento del +22,8%, mentre gli altri comparti del lusso segnano un +20,1% YoY 20-21”. È quanto emerge da Global Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2023 di Deloitte, un report giunto all’ottava edizione che analizza trend e operazioni di M&A del mercato del lusso basandosi su dati di mercato e interviste a top manager sia industriali che finanziari. I settori che hanno evidenziato “la maggiore crescita rispetto all’anno precedente (YoY 20-21) sono Hotels (33,6%), Arredamento (27,1%) e Abbigliamento (25,8%), mentre, nel periodo 2015-2021, quasi tutti registrano un incremento, a dimostrazione della buona ripresa il calo indotto dalla pandemia di Covid-19”.
Come emerge dalla survey di Deloitte, i consumatori prestano sempre maggiore attenzione alle tematiche connesse alla sostenibilità ambientale, dimostrando di preferire prodotti sviluppati utilizzando pratiche di lavoro eque e materiali riciclati o riciclabili. Inoltre, un sempre maggiore numero di aziende sta implementando modelli di business circolari. Tale attività permette di soddisfare e, in alcuni casi, anticipare le richieste derivanti dalla crescente regolamentazione in merito alle pratiche ESG. La digitalizzazione, al contempo, si conferma una leva fondamentale per la promozione del brand. Numerose società del settore hanno deciso di sfruttare nuovi canali e strategie, ricorrendo a soluzioni tecnologiche come l’adozione di NFT o incrementando la propria presenza digitale, come dimostra la partecipazione di un buon numero di aziende alla prima Metaverse Fashion Week (MFW).Sempre maggiore interesse, inoltre, viene riservato al mercato dell’usato, spesso sinonimo di convenienza e sostenibilità. Gli scambi di seconda mano possono allungare la vita dei prodotti e, di conseguenza, aumentare la rilevanza dei marchi. Consapevoli della rilevanza di questo trend, numerose società del settore hanno acquisito o stretto partnership con piattaforme di rivendita