I moderni modelli di sviluppo economico hanno iniziato a recepire l’importanza delle tematiche relative alla digitalizzazione e all’ambiente, dando vita ad un binomio che avra’ in futuro ricadute positive sui livelli di produttivita’ di enti e aziende. Gli investimenti delle imprese nella duplice transizione digitale e green potranno infatti generare una crescita della produttivita’ aziendale che puo’ arrivare fino al 14 per cento. E’ quanto emerge dal report di Unioncamere e del Centro Studi Tagliacarne, che ha analizzato i dati di circa 3 mila imprese manifatturiere. Un dato che conferma il trend in atto negli ultimi anni, che ha visto protagoniste PMI e multinazionali nell’adozione di tecnologie e strumenti, come fatture digitali e PEC, che riescano a velocizzare i processi aziendali senza rinunciare alla tutela dell’ambiente.
Secondo l’indagine, entro il 2024 quasi un’azienda su tre investira’ nella digitalizzazione e nella sostenibilita’ ambientale, con un impatto che avra’ ricadute positive anche sui dipendenti, sulle comunita’ locali e sugli attuali sistemi di governance. Tutto cio’ appare in linea con le previsioni dei principali provider, come InfoCert, Certification Authority e Qualified Trust Service Provider leader in Europa: i dati recentemente diffusi dall’agenzia illustrano i risultati raggiunti dall’adozione della posta elettronica certificata in Italia e mostrano chiaramente che l’introduzione della PEC ha ridotto in maniera tangibile gli spostamenti e le emissioni di CO2, eliminato le attese presso gli uffici postali e liberato inoltre lo spazio precedentemente richiesto per la conservazione dei documenti cartacei all’interno degli archivi fisici.