Vino, 56,6 milioni di ettolitri in giacenza (+5,3% su 2022)

Negli stabilimenti enologici italiani al 30 aprile erano presenti 56,6 milioni di ettolitri di vino, 5,6 di mosti e 71mila ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (Vnaif). E’ quanto emerge dal report “Cantina Italia” redatto dall’Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf) del Masaf, pubblicato sul sito del ministero, in cui si evidenzia rispetto alla stessa data dello scorso anno, un valore delle giacenze superiore per i vini (+5,3%), inferiori per i mosti (-8,0%) e per i vini in fermentazione (-56,3%). Rispetto al 31 marzo di quest’anno invece, il dato delle giacenze è inferiore per tutte le tipologie di prodotto: vini (-5,6%), mosti (-9,7%) e Vnaif (-32,9%). Il report precisa inoltre che il 54,9% del vino è detenuto nelle aziende del Nord, prevalentemente in Veneto (il 23,9% del totale nazionale), grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (10,1%) e Verona (8,2%). Le giacenze al Sud rappresentano il 21,3% delle giacenze complessive, il 14,8% al Centro e il 9% sulle isole. Dopo il Veneto (13.521.057 hl), ci sono la Puglia (7.027.047 hl), l’Emilia Romagna (6.172.509 hl), la Toscana (5.635.544 hl) e il Piemonte (4.431.822 hl). Dopo le provincie di Treviso e Verona, le maggiori per giacenza sono quelle di Chieti, Cuneo e Trapani. Il 52,2% del vino detenuto è a Dop (con una leggera prevalenza per i vini rossi, 50%), il 27% a Igp (sempre con prevalenza del rosso, 59,9%), l’1,3% sono i vini varietali (con in etichetta il vitigno e l’annata ma non il territorio di produzione) e il 19,6% è rappresentato da altri vini.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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