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Il Partito Democratico sta valutando se presentare un esposto alla Procura della Corte dei Conti contro i precedenti amministratori comunali di Chieti “in ragione delle colpe gravi che sono insite nel documento della Corte dei Conti”. È quanto si è detto oggi a Chieti nella conferenza stampa tenuta dal segretario regionale del Pd, il senatore Michele Fina, e dal capogruppo in Consiglio regionale d’Abruzzo, Silvio Paolucci, commentando le motivazioni con le quali la Corte dei conti non ha omologato il Piano di riequilibrio pluriennale del Comune di Chieti, a fronte di un disavanzo di 78 milioni di euro, aprendo la prospettiva del dissesto. “Le argomentazioni che ha utilizzato la Corte dei Conti, ben 115 pagine, non lasciano alcun dubbio: le responsabilità del grave dissesto economico e finanziario del Comune di Chieti sono originarie e originate tutte nell’amministrazione di centrodestra, l’amministrazione Di Primio, che in dieci anni ha affossato questa città – ha detto Paolucci – Da questo punto di vista occorre fare, per quanto riguarda il Pd, chiarezza, e lo faremo a partire da oggi, valutare di adire la Procura della Corte dei Conti perché riteniamo ci siano le colpe gravi di un dissesto addirittura programmato”.
Per Fina “le precedenti amministrazioni hanno gestito la cosa pubblica spendendo risorse che presumevano sarebbero entrate nelle casse del Comune il che è davvero folle”. Quanto alle cause che hanno determinato la gravissima situazione finanziaria “non ci sono opere che hanno determinato debito, ma la gestione corrente delle finanze e l’incapacità di governare le politiche tributarie. In sostanza – ha sottolineato Fina – questo Comune è stato portato sull’orlo del fallimento per non realizzare niente, e oggi siamo di fronte a un’amministrazione che eroicamente, a differenza di tutte le altre in Abruzzo, è costretta ad affrontare una situazione ingestibile”.
