Vino, chiesto lo stato di calamità a Chieti per la peronospora

La peronospora e piogge dei giorni scorsi stanno causando perdite oltre il 50% della produzione vitivinicola nel territorio: per questo la Giunta comunale di Chieti ha deliberato la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità per la filiera agricola. “I nostri vignaioli raccoglieranno un terzo della produzione, con ripercussioni enormi per le imprese agricole e vitivinicole e anche per la nostra economia. Invieremo la richiesta alla Regione, perché attivi al più presto sostegni e aiuti capaci di dare futuro al settore, che non ha altro riferimento che il decreto legislativo 102/2004, testo che definisce gli interventi a favore della ripresa dell’attività produttiva a seguito di calamità naturali o avversità atmosferiche – dicono il sindaco Diego Ferrara e gli assessori ad Ambiente e Commercio Chiara Zappalorto e Manuel Pantalone. Comprendiamo che si tratta di una situazione estesa a tutta la regione e il Paese, ma sulle nostre colline c’è una delle produzioni più pregiate del vino abruzzese ed è necessaria un’azione di tutela e di ristoro, perché le vigne sono sotto attacco della peronospora e il Chietino è la zona più a rischio, perché le piogge prolungate di maggio hanno favorito il proliferare della malattia e, soprattutto, impedito i trattamenti e questo sta generando perdite che si attestano ben oltre il 50 per cento della produzione. Non si tratta solo di ristori, perché con la delibera che riconosce lo stato di calamità si attiva anche il fondo di solidarietà nazionale, che comporta la sospensione delle rate dei mutui e del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico delle imprese agricole danneggiate”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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