Abbiamo il casus belli

Abbiamo il casus belli

 

A ventiquattro ore dalla nostra previsione Salvini ha fatto scoppiare il “casus belli”. Che si tratti proprio di questo e non di un cedimento di Mattarella ai Poteri Forti lo dimostra il fatto che il Capo dello Stato aveva accettato tutti i ministri proposti dall’alleanza giallo-verde ed anche il Presidente del Consiglio. Conte, che avrebbe dovuto difendere gli interessi dell’Italia nei Convegni Internazionali di fronte a colleghi dotati di ampia esperienza politica, era infatti stato scelto, docente semi sconosciuto, tra gli oltre ventimila professori ordinari senza che avesse un minimo di esperienza amministrativa, senza che fosse stato eletto a qualche carica, magari solo accademica come Preside o Rettore dai suoi stessi colleghi e che si era auto dotato di un curriculum con notazioni fantasiose. L’unica remora Mattarella la aveva posta sull’ultra ottuagenario Savona assai noto per le sue posizioni anti euro, che proprio domenica aveva rilasciato una dichiarazione che presentava più punti oscuri di quanti non ne dissipava. Possibile che Salvini non era in grado di trovare un altro economista dalle idee meno conosciute di quelle di Savona? Possibile che per il ruolo di Ministro dell’Economia non andasse bene neanche Giorgetti, il numero due della Lega, che pure soddisfaceva Di Maio? E’ evidente che questa è una impuntatura strumentale per andare a elezioni anticipate con a disposizione un bellissimo argomento di propaganda “L’Europa e la Germania in particolare vuole imporci la propria visione contro il volere del popolo”” l’articolo di Der Spiegel pieno di contumelie contro l’Italia fornisce splendidi argomenti a Salvini. Possibile-mi sono chiesto- che pur essendo contro il governo giallo –verde, con questi argomenti non faccia altro che rafforzarlo? Qualcuno mi ha recentemente fatto notare, e spero che l’informativa sia imprecisa, che Der Spiegel fa riferimento al partito dell’ultra destra tedesca con cui Salvini è alleato. Allora tutto si spiegherebbe; c’è solo da chiedersi se si è trattato di un generoso aiuto spontaneo, o di un ausilio su richiesta. Anche i tempi di pubblicazione, rispetto all’evolversi della situazione italiana sono molto sospetti.

Il popolo e i Poteri Forti

Il popolo esercita il suo potere democratico con il voto, e le sue scelte devono essere valutate con rispetto. Sta ai partiti non tradire il voto e rispettare quanto promesso in campagna elettorale. Salvini da una parte e Grillo, Di Maio e Di Battista dall’altra si sono insultati per un anno ( ci sono decine di filmati a dimostrarlo) giurando che mai si sarebbero alleati e poi hanno fatto il contrario di quanto promesso. Ora questi paladini del rispetto della democrazia ritengono di poter decidere di proporre qualsiasi cosa, solo perché sono stati votati. Lungi da me fare paragoni, ma Hitler le elezioni le aveva vinte e Mussolini fu nominato Capo del Governo con la procedura prevista dallo statuto albertino. Quando si ha carenza di argomenti ma si vuole incutere il sentimento del sospetto non c’è di meglio che evocare un Grande Vecchio o i Poteri Forti. Mattarella ha invece risposto solo alla sua coscienza e all’articolo 92 della Costituzione con lo scopo di tutelare gli interessi economici degli italiani

La famiglia e i debiti.

Una famiglia ben gestita dovrebbe spendere meno di quello che guadagna e risparmiare un poco del suo reddito per investimenti futuri o per far fronte a spese impreviste. Se spende più di quello che guadagna dovrà chiedere un prestito e siccome non ci sono buoni samaritani dovrà ad un certo punto tagliare le spese per restituire capitale ed interessi. Può anche scegliere di chiedere altri prestiti per ripagare quelli in scadenza e così di seguito ogni volta che si avvicina il tempo della restituzione. Si mette in moto una spirale pericolosa; i creditori vedendo il debitore poco affidabile pretenderanno un tasso di interesse maggiore e quindi il debito crescerà. Ad un certo punto se i creditori non avranno più fiducia nel debitore smetteranno di prestare soldi e quella famiglia per rientrare dal debito dovrà vendersi i propri beni o i creditori glieli metteranno all’asta.

Il debito pubblico dell’Italia

L’Italia è come questa famiglia che non taglia le spese e ha un debito di duemila miliardi di euro. Gli ottocento miliardi di euro prodotti ogni anno (il valore del prodotto interno lordo-PIL) non bastano per pagare stipendi e pensioni e comprare petrolio, materie prime, grano e carne di cui abbiamo bisogno. Così lo Stato vende Bot e BPT facendosi prestare i soldi necessari a far funzionare la macchina amministrativa. Chi compra questi certificati di credito? In altre parole ci presta i denari? Gli investitori stranieri che ne detengono circa seicento miliardi, la BCE che ne ha circa quattrocento ed il resto sono comprati dalle banche italiane e da noi stessi per investire i nostri risparmi. Lo spread altro non è che la differenza tra il tasso di interesse dei titoli tedeschi e quelli italiani. Altro che Poteri Forti! I creditori valutano la affidabilità del debitore, lo fareste anche voi se doveste prestare dei denari, e maggiore è il rischio più alto sarà il tasso di interesse che il debitore deve pagare. Se i nostri Bpt decennali pagheranno un punto in più di interesse questo ci costerà venti miliardi in più di interessi ogni anno che saranno sottratti ad altri impieghi, per esempi al reddito di cittadinanza mentre i tassi di interesse sui mutui per le abitazioni aumenterebbero. Se il sistema Italia fosse valutato assolutamente inaffidabile, e i nostri titoli considerati dal Rating internazionale come “titoli spazzatura” gli investitori, in particolar modo quelli stranieri non li comprerebbero più, così come cesserebbe di acquistarli la Bce. Non ci sarebbe liquidità per pagare stipendi e pensioni, e le Banche metterebbero limiti alla possibilità di prelievo di contanti dal proprio conto corrente. A questo punto un economista come Savona potrebbe sostenere l’uscita dell’Italia dall’euro. Quanto varrebbe la nuova lira? Se nel 2000 ci volevano 1936,34 lire per comprare un euro, ce ne vorrebbero tre o quattromila. I risparmi degli italiani si svaluterebbero in modo irrimediabile. E’ questo che Matterella, utilizzando le sue prerogative, ha voluto evitare ai nostri risparmi. Se avesse voluto agire machiavellicamente avrebbe accettato il governo giallo-verde in toto e i due compari si sarebbero andati a schiantare molto presto. La Lega infatti ha già governato per nove anni, e oltre ai denari pubblici utilizzati da Bossi e Famiglia per usi privati ha ampiamente contributo all’aumento del debito pubblico. Il Movimento cinque stelle non avendo mai governato non ha questa responsabilità, ma invece di proporre un contenimento della spesa ha ,nel suo programma di governo, proposto un aumento con ricorso ad ulteriore indebitamento. Il governo giallo-verde sarebbe quindi finito come la carovana del Giro d’Italia che si è dovuta fermare per la impraticabilità delle strade di Roma.

Il governo Cottarelli e le elezioni anticipate.

L’incarico a Cottarelli, economista esperto e stimato serve ad evitare fughe in avanti ma difficilmente questo Ministero otterrà la fiducia. Già si riaccende la campagna elettorale con comportamenti irresponsabili da parte di alcuni. Spesso i cagnolini, quando si sentono spalleggiati da compagni di taglia maggiore diventano aggressivi e mordaci, sono i ben noti botoli ringhiosi. E così la Meloni, dal basso del suo 4% tenta di addentare i polpacci di Mattarella, con la sua richiesta di mettere il capo dello stato in stato di accusa subito spalleggiata da Di Maio. Si tratta del noto assioma democratico “ti lodo e ti apprezzo se fai quello che ti dico, ma se non mi ubbidisci provo a toglierti di mezzo” Si tratta di accuse prive di consistenza ma in grado di aumentare la percezione dell’Italia come nazione dal futuro incerto e questo non giova alla considerazione internazionale del nostro paese.

Le future alleanze

Di Maio come una sirena omerica richiama all’alleanza elettorale Salvini. Il Matteo Lumbard si è otturato le orecchie con la cera o è recettivo al richiamo del Movimento Cinque Stelle? Da una parte c’è l’alleanza di Centro Destra oppure il convergere in una alleanza populista con tanto di Meloni come mosca cocchiera al seguito. Si tratta di forze diverse, ma non tanto da non aver potuto stipulare un contratto di governo che potrebbe essere la base per una nuova alleanza che ha l’obbiettivo di spartirsi il dominio dell’Italia tra nord e sud, tra flat tax e reddito di cittadinanza, tra jus soli e respingimenti in mare. Staremo a vedere. Certo è che una simile alleanza si presenterebbe molto forte mentre il fronte opposto per ora appare poco consistente.

di Achille Lucio Gaspari

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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