di Angelo Orlando*
1) Automotive e Abruzzo
“Il crollo della produzione nell’industria europea
(variazione % dati annuali)
2024 ( vs 2023 )
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Automotive ATECO 29
Italia – 22,6 Germania – 7,2 Francia – 14,0 Spagna – 3,3
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2023 ( vs 2022 )
Italia. + 7,3 Germania +12,8 Francia. +11,5 Spagna +8,5 “
(Centro Studi Confindustria “ Energia, Green deal e Dazi: Gli ostacoli all’economia italiana ed europea” Rapporto di Previsione, Primavera 2025).
Acclarate le incertezze e le polemiche sulla transizione ecologica, guardiamo gli altri due ostacoli per l’economia italiana:
“I dazi USA pari al 25% nel settore automotive, annunciati ieri dal Presidente Trump, avrebbero un impatto significativo sul fatturato dell’imprese italiane: si può stimare una perdita tra 1,4 e 3 miliardi di euro con danni soprattutto per i subfornitori (fino a 2,5 miliardi) per la loro dipendenza dalla filiera europea. Sull’occupazione, la perdita è pari a 9700-15.500 posti nelle PMI e negli stabilimenti legati all’export del settore auto…” (Dazi USA sulle auto, In arrivo una stangata-unimpresa.it).
Che cosa succede con i dazi al 50%?
Andiamo oltre:
”Il costo dell’energia penalizza le imprese italiane: a febbraio 2025 il prezzo dell’elettricità nel nostro paese ( PUN ) è stato in media pari a 150 € /mwh, molto più alto dei prezzi sulle altre borse elettriche in Europa, ovvero 128 €mah in Germania, 123 in Francia, 108 in Spagna (dati rilevati dal GME). Nell’ultimo anno il prezzo dell’elettricità è aumentato del 44% in Italia, del 49% in Germania, del 34% in Francia e del 30% in Spagna: lungo tali rincari il livello dei prezzi in Italia si mantiene sempre maggiore che nel resto d’Europa” (Rapporto di Previsione Confindustria).
“Quanto pesa la parte core . Per avere una misura dell’importanza del settore in Italia, si può guardare ai dati Istat di Contabilità Nazionale annuale (CN): la produzione del settore autoveicoli ( Ateco 29) nel nostro Paese è pari a 63 miliardi di euro, il valore aggiunto ( VA ) creato è di 15 miliardi, l’occupazione di 170.000 unità (dati 2021, ultimo anno disponibile)” ( Focus Confindustria, autunno 2024).
Ricordate ora il valore dell’export dei mezzi di trasporto in Abruzzo:
2019 4.570.866.013
2024 2.984.948.039
differenza 2024-2019 -1.585.917.974.
Ricordate, ancora, che nel Plant di Atessa -Stellantis Europe- sono state esaurite le 52 settimane di cassa integrazione avviate dal giugno 2024 e fino al 31 dicembre 2025 contratti di solidarietà interesseranno 1961 lavoratori su 4784!
Analizziamo ora, per quanto riguarda il settore automotive e l’Abruzzo, il Progetto Strategico ZES Unica Sud approvato con DPCM il 31 ottobre 2024:
“Nel Mezzogiorno si produce l’85% dei veicoli (circa 760.000) con produttori finali localizzati nell’area della Val di Sangro, Melfi e Pomigliano d’Arco, la presenza di un grande assemblatore a Macchia d’Isernia e un una fitta rete di componentistica (carrozzeria, parti, accessori e motori, ma anche di progettazione, testing e manutenzione) nutrita da piccole medie imprese che ruota intorno a grandi player nazionali e internazionali e diffuse principalmente in Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia e Molise”.
A pagina 69 del Progetto per l’Abruzzo sono censiti 39.885 addetti.
2) ZES Unica Sud- Automotive- Abruzzo.
Il 16/17 maggio 2025, a Sorrento si è svolto il Forum Annuale di THEA:
E’ stato presentato il Libro Bianco”Verso Sud”, “ La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio culturale del Mediterraneo” alla presenza di imprenditori, istituzioni e rappresentanti esteri.
Ora l’Abruzzo, in quanto “ regione in transizione” non gode delle stesse prerogative delle altre regioni del Sud e delle isole (la situazione è stata ampiamente illustrata in due articoli precedenti consultabili su questo sito:
L’Abruzzo e la Jesse unica sud: l’illusionismo elettoralistico del Centrodestra e il silenzio “ignorante” del Centrosinistra”-24 settembre 2023,
Abruzzo e ZES Unica sSud: il dramma dei numeri, un declino certificato, le illusioni della politica”-16 gennaio 2025).
Nel biennio 2024-2025 nelle zone ammissibili della Regione sono state rilasciate 23 autorizzazioni uniche ( AU U ), per un importo di 209 milioni di euro con una stima di ricaduta occupazionale per 513 addetti, a fronte, ad esempio, per le 294 autorizzazioni per la Campania-per un importo di 1.500.000.000-e delle 137 della Puglia, per un importo di 906.200.000.
Passiamo, finalmente, alla presentazione di Valerio De Molli, figura apicale di European House Ambrosetti e di THEA Group:
“Dal 2021 sono stati mappati investimenti nuovi o incrementali nel Sud Italia con orizzonti al 2030 per oltre più di 320 miliardi investiti e più di 1 milione di occupati (p. 31) “.
Vediamo ora quelli che sono definiti-p. 34-“casi di successo” di investimenti, tenendo conto che le somme sono una stima che include anche gli investimenti interregionali parametrati su base regionale e gli altri investimenti ZES:
Investimenti in Abruzzo (circa 12,2 mld, 38,4 mila occupati):
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AHERA Automobili 540 milioni per il nuovo sito di produzione di auto elettriche a Mosciano Sant’Angelo
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Coca-Cola HBC 42.000.000 per 2 nuove linee produttive nella fabbrica di Oricola in provincia dell’Aquila,
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Irplast Investimento di 55 milioni per l’ampliamento nella zona industriale di Atessa con oltre 30 nuovi occupati,( evidenziazione nel testo!),
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Amazon e Engie 250 milioni per apertura di un nuovo centro distribuzione a San Salvo (Chieti),
5. Conad piano industriale da 20,9 milioni in Abruzzo (valore stimato).
Il rapporto tra realtà e illusione ?
Alla prossima…..
*Insegnante, viene eletto al Senato della Repubblica nel 1994 nelle file di Rifondazione Comunista e per la XII legislatura fa parte della Commissione Finanze e Tesoro e di quella Agricoltura. Successivamente è per due mandati consigliere regionale in Abruzzo sempre per il PRC.